A distanza di quindici giorni non si è ancora placata la preoccupazione tra i genitori riguardo il caso tubercolosi al IV Circolo Didattico di Torre Annunziata.
Dopo due settimane di apparente tranquillità, è scoppiata di nuovo la tensione tra le mamme preoccupate per la salute dei propri figli. A scatenare la paura, la notizia, diffusasi negli ultimi giorni, della presenza di due casi sospetti tra gli alunni sottoposti al test. Sembrerebbe infatti che a due studenti, che da alcune settimane si stanno sottoponendo alla terapia prevista, sia stata aumentata da 2 a 4 la dose antibiotica da assumere. Una scelta dettata molto probabilmente per evitare il peggioramento del quadro clinico.
Questa mattina inoltre era previsto un incontro a scuola tra gli insegnanti e i genitori. Invitati all’incontro anche il dottor Francesco Fanara, responsabile dell’UOPC 56 dell’Asl Na3Sud e il sindaco Giosuè Starita.

IL FAX DELL’ASL
Il dottor Fanara, non potendo essere presente, ha inviato un fax per comunicare la sua assenza all’incontro. “In merito alla vostra richiesta di un incontro – si legge nella nota – considerato che seguiamo costantemente la situazione tramite i medici di medicina generale, i pediatri e tutte le altre strutture pubbliche e private, intervenendo ogni qualvolta si verifichi una situazione che richiede il nostro intervento, non essendoci alcuna variazione rispetto a quanto detto nei precedenti incontri, non risulta necessario l’incontro odierno”. Poche parole che però non sembrano soddisfare i genitori che si sono diretti presso la sede dell’Asl per incontrare di persona il responsabile sanitario. Altri genitori invece si sono diretti a Palazzo Criscuolo insieme ad alcuni insegnanti per incontrare il sindaco. Il primo cittadino ha provato a tranquillizzare i genitori impegnandosi in prima persona nella vicenda. “Ci siamo confrontati con i genitori – afferma Starita – C’è una nota formale dell’Asl che spiega come non ci sia alcun elemento di particolare rilievo. In ogni caso abbiamo deciso di monitorare la situazione, ma al momento non c’è motivo di preoccuparsi”.

Catello Germano