Il sito Evidenza Aliena ha pubblicato la lettera di un lettore che segnalava un doppio avvistamento Ufo nei cieli tra Pompei e Scafati. Sarà vero, sarà falso? E se è vero, ci saranno altre persone che hanno visto? E poi, hanno visto cosa? Un Ufo oppure un anormale fenomeno meteorologico o di altra natura? Ecco il testo pubblicato a firma di “Angelo”:
“Scrivo da Pompei per testimoniare di due avvistamenti avvenuti nella giornata del 12/06/2009, il primo circa le ore 20,30 ed il secondo qualche ora più tardi intorno alle 23,00 circa.
Percorrendo la Via Lepanto in Pompei direzione Scafati, e vennivo attratto da una forte scia luminosa simile ad una cometa tanto da attirarmi pur essendo ancora giorno, il colore della scia era di un verde molto luminoso.
Questa attraversava il cielo volando a mezz’aria direzione Sud monti Lattari verso Nord a ovest del Vesuvio.
Rimanevo allibito perche’ credevo fosse un velivolo incendiato che stava precipitando ma quando realizai che non perdeva quota capii che c’era qualcosa di strano.
Qualche ora piu’ tardi un’altro fenomeno strano attirava l’attenzione della mia ragazza, notammo che in cielo vi era un oggetto non identificabile sospeso nell’aria, che faceva delle strane manovre non attribuibili a quelli di un velivolo convenzionale. Aveva delle luci bianche e rosse e grazie a quelle riuscivamo a vedere i suoi movimenti.
All’inizio cercavo di capire se si trattava di un elicottero ma era troppo in alto e soprattutto non vi era alcun rumore di motore. Non poteva essere nemmeno un aereo perche’ non aveva una traiettoria continua e spesso rimaneva sospeso in un punto fisso.
Dopo qualche minuto che lo osservavamo nonostante il cielo fosse limpido e sgrombro da nuvole notammo che stava scomparendo come se si fosse imbattutto in un banco di nubi. Abbiamo aspettato per circa 30 minuti ma non siamo piu’ riusciti a vederlo per poter scattare qualche foto oppure fare qualche video.Vorrei sapere se questi due episodi hanno toccato anche qualche altra persona nei dintorni della provincia di Napoli a confine con l’agronocerino sarnese dove il fenomeno sarebbe potuto essere di sicuro piu’ evidente.”