Il posticipo di stasera, alle 20:45 allo stadio "Puttilli", concluderà la sesta giornata di campionato in Lega Pro. Barletta e Savoia giungono allo scontro diretto distanziate da due sole lunghezze in classifica, un po´ stanche (complice l´ultimo turno infrasettimanale) e con qualche problema di formazione. I due tecnici, Sesia e Bucaro, si affideranno quindi a valide alternative nei rispettivi undici base.

QUI BARLETTA. In casa biancorossa spazio dunque ad un ragionato "turn-over". Lo ha dichiarato lo stesso Davide Sesia, nella consueta conferenza pre-partita. Confermato il classico 4-3-3 di partenza, il tecnico torinese dei biancorossi si affiderà a Liverani tra i pali. In difesa Meola, al rientro dalla squalifica, è favorito su Zammuto. In campo anche l´ex di lusso, Mariano Stendardo, che incrocerà nuovamente il suo vecchio Savoia dopo le lacrime amare versate, ad agosto, al termine del match di Coppa di Pagani (terminato 1 a 0 per il Barletta, ndr). In attacco, Fall rifiaterà dopo il duplice impiego di domenica e mercoledì. Terminale offensivo dei pugliesi sarà infatti l´ex Inter Dell´Agnello. Solo panchina per il "pitone" Raffaele Biancolino. Recuperato in extremis anche il difensore Cortellini, regolarmente in campo.

QUI SAVOIA. Giovanni Bucaro risolverà l´improvvisa emergenza difensiva dirottando il terzino Sabatino al centro. La notizia, però, è ben altra. Alessio Gargiulo, nuovamente convocato, si candida addirittura per una maglia da titolare a centrocampo, avendo scalzato Gallo per ricoprire il ruolo di interno sinistro in mediana. In avanti, con Del Sorbo a casa e Di Piazza in panchina, spazio a Cipriani in coppia con l´intramontabile capitan Scarpa. "Non cerco rivincite per la sconfitta in Coppa Italia, stasera è un´altra partita e ce la giocheremo", l´ultimo commento rilasciato dal tecnico palermitano del Savoia prima di partire per il ritiro di Andria.

Dirigerà l´incontro il sig. Francesco Guccini della sezione di Albano Laziale, affiancato dagli assistenti Marco Bresmes e Francesco Semperboni, entrambi di Bergamo.

Salvatore Piro