Riportiamo un messaggio di un nostro lettore pervenuto nella bacheca "Lo Strillo...ne dei cittadini" e la risposta del nostro direttore. Con l´auspicio che possa aprire un dibattito sull´argomento. Ovviamente i primi destinatari del messaggio sono il sindaco Starita e il segretario Pd Porcelli.

Vi seguo con interesse, so che siete stati sempre vicini al centrosinistra e vorrei sapere la vostra opinione sulla presenza nella maggioranza cittadina di due partiti del centrodestra. Non pensate che sia incoerente questo grave comportamento del PD? E lo chiedo soprattutto a Filippo Germano che stimo e che è stato il mio segretario dei DS. Grazie per la risposta che mi darete.
Firmato
Un iscritto al PD come lui.



Caro lettore, mi scuso innanzitutto per il ritardo con cui rispondo e ti ringrazio per la stima che poni nei miei confronti.
Premetto che i momenti politici attuali sono figli di percorsi tracciati negli anni e di errori che vengono da lontano.
Torre Annunziata è una città povera non solo economicamente ma anche culturalmente ed in cui alligna, purtroppo, una larga miseria morale.
E´ una città in continua emergenza, con il suo lampeggiante continuamente in funzione. Quando ci si ritrova in situazioni estreme non si dovrebbe guardare al colore politico delle braccia, si aiuta e si riceve aiuto senza badare alle appartenenze. In politica la cosa è un tantino diversa trattandosi di un luogo in cui la “solidarietà” e le proprie “braccia” vengono offerte in cambio di spazi di potere e di visibilità.
Questo è quanto accaduto a Torre.
Occorrebbe, a questo punto del nostro ragionamento, fare un salto indietro e rivedere “alla moviola” le scelte e gli errori commessi distribuendo, in forma proporzionale al ruolo rivestito, le responsabilità di tutto questo. A Torre sono successe in questi anni cose straordinarie. Ne cito solo alcune: quella di un sindaco (Luigi Monaco) creato nel corso di una notte, e quella dello stesso sindaco abbattuto dalle dimissioni dei suoi consiglieri (gli stessi che alcune settimane prima gli avevano sottoscritto fiducia), lasciando alle cronache dei posteri uno dei rari casi di suicidio politico italiani degli ultimi decenni. Sono traumi politici che hanno segnato i protagonisti di quegli eventi, creando diffidenze, asti, rancori e desideri di rivincite. Personalmente sono convinto che il rigore che aveva contraddistinto i primi anni di sindaco di Francesco Maria Cucolo cominciò ad avere la sua flessione quando fu scelto a Direttore generale dell’amministrazione il leader della destra Enzo Sica. Chi realizzò politicamente quella scelta aveva un duplice scopo: decapitare l’opposizione di centrodestra e avvalersi delle capacità professionali del manager. Fu una sorta di “inciucio” che aprì una piccola crepa nel muro, solido e robusto, di rigore etico e morale alzato da Cucolo. Molti, tanti, elettori di centrosinistra storsero il naso. Altri, gli sconfitti e gli emarginati dal voto, tenuti fuori al di là di quel muro, ripresero fiato e, sotto, sotto, lentamente, cominciarono a riorganizzarsi e ad alimentare la libera circolazione di opinioni picconanti. Ed è stato così che la crepa in questi anni è cresciuta e si son visti trasformismi capaci di far passare un Arturo Brachetti per un principiante.
Oggi, alla luce delle vicende delle elezioni regionali e delle non ancora sanate divisioni nel PD, la situazione politica è davvero molto difficile. Resto però convinto di una cosa: questa è una città che deve essere governata, proprio in ragione di quel lampeggiante acceso, e che Starita deve portare a termine il suo mandato, così come gli è stato chiesto e dato fiducia dai suoi elettori.
Ma un sindaco per governare la città necessita del sostegno politico ma anche dei voti dei consiglieri della sua maggioranza. Il segretario del PD Francesco Saverio Porcelli è atteso ad un compito non facile: quello di mettere fuori dalla giunta il centrodestra ma anche di assicurare i voti per governare al sindaco Starita.
Con un pizzico di fantasia politica, messo alle strette dalla mancanza di voti, Starita potrebbe chiedere il ritorno alle urne. Ma cosa accadrebbe in questo caso? Siamo proprio certi che la coalizione di centrosinistra, ed in esso il PD, non si spacchi tirando fuori un nome o più nomi alternativi? E, oggi come oggi, chi può essere certo che l’onda di destra non possa abbattere, così come accaduto a Castellammare di Stabia, la roccaforte “rossa” torrese?
Sono contrario per questo motivo a crisi al buio, a sindaci nati in una notte e a patti sottoscritti all’alba dell’ultimo giorno e non sono convinto che ci sia sola buona fede politica (ma anche sete di rivincita e ambizioni di potere) tra alcuni di quelli che chiedono di far restare, o mandare fuori dalla giunta, i partiti di centrodestra.
La notte, quella, spero che i nostri dirigenti politici, amministratori e consiglieri la dedichino ai sogni e progetti di lavoro per una Torre Annunziata migliore, o tutt’al più impegnandosi – per quelli che non vogliono o non sanno sognare - in altre più piacevoli attività con cielo stellato.
Filippo Germano