Inler risponde a Chiellini, Il big match tra Napoli e Juventus finisce 1-1. Succede tutto nel primo tempo. La Juve passa in vantaggio e stordisce il Napoli, che evita il raddoppio solo grazie alla gran parata di De Sanctis su Vucinic. Nel finale di primo tempo gli azzurri trovano il gol con Inler: gran tiro dalla distanza sporcato di testa da Bonucci, imparabile per Buffon. Nella ripresa il possesso palla pende nettamente dalla parte del Napoli, ma la difesa juventina fa muro e concede solo qualche tiro dalla distanza. Buffon li neutralizza tutti, tranne uno, che respinge corto, ma Dzemaili, da ottima posizione, non trova la porta. Nel finale la Juve difende un pareggio prezioso. Il Napoli resta a -6.

PELUSO A SINISTRA - Peluso, e non Asamoah, sulla fascia sinistra nel 3-5-2 di Conte. Questa l´unica sorpresa delle formazioni rispetto alle previsioni. Mazzarri conferma l´undici dei ´titolarissimi´ con Pandev e Cavani in attacco e Hamsik a sostegno.

VANTAGGIO CHIELLINI - Pronti via, dopo dieci secondi il primo tiro verso la porta di Buffon. Lo effettua Hamsik, calciando alto dopo un´interessante suggerimento di Pandev dalla destra. Risponde Giovinco al 7´ con un tiro potente ma centrale. Tre minuti dopo il vantaggio della Juve: cross al bacio di Pirlo per Chiellini che stacca e incorna sovrastando Britos. Non impeccabile Behrami nella marcatura di Pirlo, non puntualissimo Britos nell´ostacolare il salto di Chiellini. Difesa del Napoli colpevole, in evidente difficoltà anche nei minuti successivi, quando Vucinic getta al vento l´occasione del raddoppio per due volte, prima di testa, poi a tu per tu con De Sanctis.

INLER RIACCENDE IL SAN PAOLO - Dopo la prima metà del primo tempo il Napoli, in evidente affanno, prova a riordinarsi conquistando metri e insistendo col possesso nella trequarti avversaria. Ma gli spazi sono chiusi, la circolazione palla è piuttosto lenta. Pandev arretra spesso provando a illuminare il gioco con scarsi risultati. Cavani è letteralmente imbrigliato da Chiellini che ingaggia con il Matador un duello tutto fisico. Il sussulto che rianima i 55mila di Fuorigrotta lo regala Inler. A un minuto dall´intervallo la sua staffilata da fuori area si insacca anche grazie alla testa di Bonucci, che sfiora e complica la traiettoria per Buffon.

RIPRESA COL 4-3-1-2 - Britos, poco lucido nel primo tempo anche a causa di una botta al capo subita in un contrasto con Vidal e Inler, lascia il posto a Dzemaili. Mazzarri passa al 4-3-1-2. L´uomo in più a centrocampo frutta un evidente aumento del possesso di palla. Ma ancora una volta, così come si era visto con Sampdoria e Udinese, sono gli automatismi offensivi a mancare.

OCCASIONE DZEMAILI - La manovra è lenta e prevedibile, la difesa juventina resta impenetrabile. E´ per questo motivo che gli azzurri si affidano costantemente al tiro dalla media e lunga distanza. Ci provano nell´ordine Hamsik, Maggio e di nuovo Hamsik. Quest´ultima conclusione dello slovacco è la più ghiotta occasione gol per i partenopei. A un quarto d´ora dalla fine Buffon respinge corto, Dzemaili si ritrova il pallone sul destro, ma conclude malamente fuori. Col passare dei minuti la stanchezza si fa sentire, il ritmo rallenta, Conte si chiude con Pogba e Matri al posto di Giovinco e Vucinic. Mazzarri gioca la carta Insigne per lo spento Pandev. Ma il muro bianconero resta impenetrabile fino alla fine. Il pareggio va benissimo alla Juve, per il Napoli invece è un punto amaro.

L´ANALISI - Le speranze del popolo azzurro (splendida la coreografia ´vesuviana´ della curva B) meritavano forse qualcosa in più. Il Napoli, al quarto pareggio consecutivo in campionato, è apparso ancora scarico, poco arrembante, a tratti quasi deconcentrato. Mancano ancora brillantezza, rapidità e lucidità in fase offensiva. Certo, stavolta c´era di fronte la più forte squadra d´Italia. E´ forse mancata un po´ di fortuna, un episodio a favore avrebbe potuto cambiare la partita. La sintesi mazzarriana del "ci gira male" calza più che mai in questo momento. C´è delusione per una vittoria che manca da 6 gare consecutive tra campionato ed Europa League e che nei sogni dei napoletani poteva e doveva tornare proprio nel big match con la Juve. Ma bisogna restare cauti nei giudizi e considerare che il Napoli è secondo in classifica, a -6 dalla vetta e provvisoriamente a +6 dalla Lazio terza (domani c´è Milan-Lazio). Il campionato è ancora lungo, destabilizzare l´ambiente ora con critiche drastiche e fuori luogo non servirebbe a nulla.

Roberto Scognamiglio