Promuovere lo sviluppo del turismo nella zona vesuviana attraverso l’azione condivisa dell’Unione dei Comuni. Si è discusso di questo stamattina a Villa Vannucchi durante il forum di ascolto organizzato dall’Assessorato allo Sviluppo Economico e al Turismo di San Giorgio a Cremano, cui hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte nel progetto, operatori di settore e associazioni. È un’iniziativa che segue la sottoscrizione del protocollo d’intesa, lo scorso febbraio, fra gli undici Comuni che compongono l’Unione: San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco, San Sebastiano al Vesuvio, Castellammare di Stabia, Boscotrecase, Torre Annunziata, Pompei, Boscoreale e Sant’Anastasia.

«L’obiettivo principale di questa Unione – afferma Salvatore Petrilli, assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo di San Giorgio a Cremano – è ottenere il riconoscimento di Comune a prevalente economia turistica. Solo in questo modo le Amministrazioni che hanno aderito al protocollo possono accedere a contributi regionali, nazionali ed europei, e possono realizzare progetti finalizzati allo sviluppo di questo settore. Inoltre, con tale riconoscimento si possono derogare le attuali restrizioni sull’apertura degli esercizi commerciali. Sarebbe un passo fondamentale, perché è impensabile un luogo turistico dove i negozi non possono gestire i giorni e gli orari in cui lavorare».

A ribadire l’importanza delle risorse turistiche nella zona vesuviana, è il sindaco di San Giorgio Mimmo Giorgiano. «Tutti i Comuni che hanno aderito al Protocollo – spiega – hanno una grande forza che si chiama turismo. Il giardino di villa Vannucchi è ormai pronto e questa splendida struttura, così come villa Bruno, s’inserisce nelle meraviglie dell’area vesuviana Il nostro obiettivo è quello di utilizzare i tesori del nostro territorio per attrarre quanta più gente possibile: la sinergia fra persone che ci mettono passione, che amano la propria città darà sicuramente i risultati auspicati».

Presente all’incontro anche il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Pone che ha sottolineato la necessità di riuscire a coniugare il turismo naturalistico e quello religioso per dare vita a un’efficace rete turistica sul territorio. «La carta vincente di tutti i Comuni dell’Unione – spiega – è riuscire a valorizzare quelle che sono le bellezze paesaggistiche e i tesori della nostra zona. Purtroppo la risorsa turistica troppo spesso continua a essere trattata come una cenerentola, continua a essere emarginata. Con questa sinergia, lo scopo è quello di impegnarci tutti insieme per far sì che questo importante settore decolli grazie ad azioni comuni e concrete».

«Questo protocollo – commenta Bruno Cesario – è stato fatto in maniera intelligente perché permette di lavorare in squadra. Per far sì che il progetto non resti su carta, però, bisogna che l’azione sia costante, non si riduca a iniziative isolate. Il nostro interesse comune è quello di attrarre persone, è quello di fare in modo che il flusso turistico non sia indirizzato esclusivamente alle solite mete già note alla gente, ma di portarlo anche in queste zone. Sono convinto che la sinergia fra le Istituzioni locali sia l’unica strada percorribile per raggiungere questo obiettivo