Mare, clima e cittadini operosi. Tre voci che a cavallo del ‘900 fecero la fortuna della gente di Torre Annunziata che traevano ricchezza dalla fiorente industria della pasta e dal brillante turismo del suo mare.
Dal dopoguerra in poi ebbe inizio una lunga discesa economica fino alla degenerazione criminale e sociale che, dagli anni ‘70 in su, caratterizzò sempre più il nome della città come terra di camorra. L’anno 2009 ha però rappresentato un forte cambiamento di rotta.
La lunga lotta per la legalità condotta in questi anni dalle amministrazioni comunali, da cittadini e dalle associazioni si è finalmente concretizzata nello straordinario sforzo messo in campo dalle forze dell’ordine che ha prodotto risultati eccezionali.
Lo Stato ha vinto la prima importante battaglia.
Ora occorre ricostruire sulle macerie umane, sociali e urbanistiche riparando i danni che sono stati fatti all’immagine della città.

Torre Annunziata dispone di straordinari attrattori culturali le cui potenzialità sono quasi del tutto inespresse.
Solo per citarne alcuni e non in ordine di importanza: Le Terme Vesuviane di epoca romana, La Real Fabbrica d’Armi e la Sala d’Armi, la Cripta della Basilica del Carmine, la Basilica della Madonna della Neve e la Terra Santa, i grandi eventi religiosi del 5 agosto e del 22 ottobre, la storia dell’Arte bianca dimenticata e da rivalorizzare, l’antica arte dei pupi della famiglia Corelli.
Al centro di tutto questo si illumina il nostro gioiello archeologico rappresentato dal sito di Oplontis, patrimonio dell’Unesco. Infine l’ultimo grande attrattore: il mare. Quel mare del golfo di Napoli da vivere e navigare, da esplorare e conoscere con le sue bellezze e con i suoi limiti ambientali, con la sua cultura e con le sue tradizioni civili e religiose, con la sua antica arte marinara, con i suoi pescatori e i loro riti e la loro dimensione umana e sociale.
In tal senso l´esperienza di "Scuolamare" è uno straordinario esempio di utilizzo del mare come risorsa di promozione turistica e come tale necessiterebbe di maggiore attenzione e sostegno. E questo proprio in virtù del fatto che è opinione di gran parte dei cittadini, e della classe politica, che questa città deve puntare gran parte del suo rilancio sullo sviluppo turistico valorizzando al massimo il suo giacimento culturale e ambientale.
La mancanza di servizi e di strutture ricettive e di ristorazione non deve essere un freno, piangersi addosso non serve. L’importante è mettere in campo iniziative capaci di creare traffico turistico in città, poi il resto verrà da sè, come naturalmente avviene nel libero mercato.

Per raggiungere questo obiettivo occorre continuare a mettere in campo coraggio, energie e risorse per produrre esempi, dare dimostrazioni, promuovere quel “si può fare” che stimola entusiasmo e riaccende la fiducia.
In tal senso si inquadra la nostra idea di promuovere "GiraOplonti", un percorso culturale cittadino che valorizzerà agli occhi di visitatori esterni le bellezze culturali possedute dalla nostra città.

"GiraOplonti" è un’´iniziativa che nasce dal territorio e che coinvolgerà le migliori energie cittadine delle associazioni, culturali e di categoria, delle imprese, degli enti e delle istituzioni.
Ritrovare l´orgoglio del proprio passato è condizione necessaria per ritrovare le giuste motivazioni per impegnarsi, intraprendere, promuovere, e creare così le basi per uno sviluppo turistico della città.
In fondo, se ce l´hanno fatta i nostri trisavoli, perchè non potremmo farcela noi?
FILIPPO GERMANO