“Da torrese mai avrei immaginato che in città si sarebbe mai parlato di questi temi”. Sorpreso e contento, ci ritorna diverse volte sulla questione Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Napoli ma soprattutto cittadino di Torre Annunziata, durante il dibatto di ieri nella sede del Partito Democratico sull’istituzione del registro delle unioni civili e del testamento biologico. Stupore, il suo, giustificato anche per quello che definisce “Un percorso di buona politica con le associazioni e partiti che propongono istanze e la politica che le raccoglie. Così come deve essere. L’America ci ricorda il diritto di tutelare la felicità dei cittadini e l’Europa ci chiede maggiori diritti. Per questi motivi credo che i sindaci possano fare tanto in questo campo”.

Ieri sera Sannino era seduto, insieme al sindaco Starita, l’assessore Cirillo e la coordinatrice donne Dem Popolo, tra i relatori dell’iniziativa voluta, soprattutto, dal segretario cittadino Ciro Passeggia che, da mesi, sta lavorando affinché la città possa ergersi agli standard di civiltà europea sul tema dei diritti civili. Il segretario ha raccolto le istanze della società civile e le ha promosse, prima all’interno del suo partito e poi ai vertici dell’amministrazione. “Persino Papa Francesco – ha sottolineato Passeggia – ha detto ‘chi sono io per giudicare gli omosessuali’. Quello di questa sera è solo uno piccolo passo del nostro percorso. Più diritti significa più civiltà”.

Diritti di genere, unioni civili e testamento biologico sono questioni che si intrecciano tra di loro nonostante gli iter legislativi hanno avuto percorsi diversi accomunati, però, dal risultato: nessuna legge che regolamenta le questioni ed il legislatore in enorme ritardo rispetto all’Europa ed alla giurisprudenza anche della Corte Costituzionale. Verrebbe da dire: il solito caso alla Italiana.

Il filo conduttore dell’incontro è sintetizzato dalle parole di Popolo: “La nostra città, con l’istituzione dei due registri, si pone in tendenziale avanguardia rispetto a molte città italiane”.
“La politica si è dimostrata attenta alle istanze che vengono dalla società”, ha ribadito l’assessore Fausta Cirillo che ha lavorato in tandem con la dottoressa Losco per redigere i due atti che saranno presentati in consiglio comunale. “È vero – ha continuato l’Assessore – che siamo ai livelli più bassi d’Europa sui diritti civili, per questo i sindaci e le amministrazioni possono fare tanto”.

“Mi ritrovo con le parole di Sannino sulle forme di democrazia partecipata – ha sostenuto il primo cittadino – Occorre un’analisi approfondita che tenga in considerazione non solo che, oggi, la famiglia non è più la stessa ma anche che è cambiato lo stesso individuo. Spero – ha concluso Starita - che da piccole realtà come la nostra possono partire anche i percorsi di adeguamento normativo”.


Raffaele Perrotta