Due arresti per usura, 3 denunce per estorsioni e una per favoreggiamento. E´ questo il bilancio dell´ennesima operazione contro la criminalità oplontina condotta dagli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Torre Annunziata. A finire in carcere Raffaele Marino, 57 anni, pensionato ex operaio e Concetta Russo, 61 anni, casalinga, moglie di Marino per il reato di usura aggravata e continuata. La coppia di coniugi, residente a via Carminiello, aveva messo su una vera e propria attività di prestiti usurai. Decine le persone vittime dello strozzinaggio che operava la coppia, alla quale sono stati sequestrati 160.000 euro depositati su diversi conti correnti bancari.
All´arrivo dei poliziotti la donna ha lanciato dal balcone una cartellina con all´interno dei quaderni dove era custodita la contabilità usuraia, 6.600 euro in contanti, diversi assegni e buoni postali fruttiferi.
La documentazione era corredata anche da una visura catastale di un immobile di proprietà di un imprenditore edile, verosimilmente oggetto di cessione a causa degli esosi tassi applicati al debito contratto, divenuto nel tempo non più sanabile e controllabile.
Secondo le prime notizie sembrerebbe che alcuni commercianti, i cui nomi erano presenti nel registro, siano stati convocati in Commissariato e abbiano cominciato ad ammettere lo strozzinaggio.
"L´attività", che i due coniugi esercitavano dal 2004, non si limitava al territorio torrese; secondo gli inquirenti anche diversi commercianti del vesuviano si rivolgevano alla coppia per avere prestiti per far fronte alle necessità di cassa. Quando capitava che le vittime non riuscivano a restituire la somma di denaro prestata, Marino e la moglie facevano firmare loro dei falsi contratti nei quali le vittime cedevano beni ai due coniugi.
Nella stessa operazione gli uomini della Polizia, agli ordini del Primo Dirigente Sara Amato e del Commissario Capo Elvirà Arlì, hanno anche denuciato il figlio della coppia A. M. 28enne e altre 3 persone.
Catello Germano