Gragnano. Il treno Gragnano-Torre Annunziata, meglio conosciuto come “convoglio della discordia”, non esisterà più a partire da lunedì prossimo. Lo ha reso noto Trenitalia che, come richiesto dalla Regione in quanto committente dei servizi ferroviari regionali, ha predisposto il nuovo orario. In particolare, per quanto riguarda la linea Torre Annunziata-Castellammare-Gragnano, il progetto prevede l’attestamento nella città stabiese dei treni provenienti dal capoluogo partenopeo e dalla città oplontina. Si chiude dunque con la soppressione dei convogli la lunga querelle che, nelle ultime settimane, ha visto contrapporsi le istituzioni e le associazioni dei Lattari (che difendevano la tratta ferroviaria) alle esigenze delle istituzioni stabiesi (che ne auspicavano invece la chiusura). La nuova offerta è costituita da 12 coppie di collegamenti diretti Castellammare-Napoli Campi Flegrei attraverso il passante metropolitano di Napoli, e da 11 coppie di collegamenti Castellammare-Torre Annunziata Centrale, dove sono previste coincidenze da e per Salerno. «Restiamo aperti a un confronto – si legge in una nota di Trenitalia – per ulteriori rimodulazioni del servizio sul territorio e rispetto ai programmi progettuali di ripianificazione infrastrutturale». La notizia ha suscitato nuove e inevitabili reazioni nella città dei Lattari. «Non si tratta di uno smantellamento della linea - afferma il sindaco Annarita Patriarca -, abbiamo già avuto contatti con l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella per attuare lungo questa linea ferroviaria un moderno ed efficiente sistema di trasporto metropolitano su ferro. L’obiettivo è consentire di mettere in rapida e agevole comunicazione tutta l’area dei Lattari con la costa del Vesuvio e Napoli». Secondo Patriarca non si tratta dunque di un addio alla storica linea ferroviaria. «Va precisato - continua - che siamo di fronte a una bozza di rimodulazione dei trasporti ferroviari regionali, in ordine alla quale Trenitalia si è detta disponibile a modifiche e integrazioni sulla scorta delle scelte operate della Regione Campania. Ebbene - continua il sindaco di Gragnano - proprio con l’ente di palazzo Santa Lucia è in avanzata fase di discussione un progetto che prevede il decongestionamento dell’area sud di Napoli e in particolare dell’autostrada Napoli-Salerno che passa attraverso un ammodernamento e un potenziamento del trasporto su ferro. Il Comune di Gragnano insomma – conclude Patriarca - è in prima linea in questa battaglia per la mobilità sostenibile che è poi anche una lotta di civiltà. In questa ottica va precisato che il tratto della linea ferroviaria Gragnano-Castellammare non è stato affatto dismesso ma sono state solo rimodulate le corse in via del tutto provvisoria». Intanto anche i responsabili di 5 associazioni cittadine si stanno già organizzando per difendere la tratta. «Aspettiamo di conoscere in maniera dettagliata le motivazioni che hanno portato Regione e Trenitalia a sopprimere questo treno - afferma Terenzio Morgone, responsabile di Dimensione Civica - e poi metteremo a punto una serie di iniziative, civili e pacifiche, per difendere quello che resta di un patrimonio storico della nostra città». In una lettera inviata a Trenitalia, i responsabili delle associazioni hanno chiesto il ripristino del diretto Gragnano-Napoli «per ridare interesse a una linea che si fermava a Torre Annunziata e che, per questo motivo, è stata bistratta dalla gente». «La soppressione del treno Gragnano-Castellammare? Una vittoria della mia amministrazione, che sin dal primo giorno si è battuta per raggiungere questo risultato». Così il sindaco stabiese Luigi Bobbio commenta la decisione di Trenitalia e Regione di cancellare il cosiddetto “treno fantasma”. A cosa è dovuta questa soddisfazione? «È un treno inutile, utilizzato si e no da una decina di passeggeri al giorno. La scelta di eliminarlo consentirà di risparmiare soldi spesi fino ad oggi senza criterio ed eviterà agli stabiesi i disagi alla viabilità dovuti alla chiusura dei quattro passaggi a livello e alla presenza dei muraglioni della linea ferroviaria». Il sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, ha difeso la linea ferroviaria aprendo un’aspra polemica con il Comune stabiese... «A dire il vero non ho mai capito i veri motivi di un atteggiamento così nervoso La Patriarca ha usato toni che mi hanno infastidito ed è chiaro a tutti che il suo tentativo di salvare quella linea, sponsorizzato anche da alcune associazioni, è destinato a fallire». Ha in mente qualche progetto per evitare lo smantellamento definitivo della tratta? «Chiederò un incontro ai sindaci del territorio per realizzare una sorta di tram leggero che possa collegare la città di Castellammare con i comuni dei Lattari».
Francesco Fusco Il Mattino di Napoli