"E´ stato Contino a disporre di non mandare la juniores a giocare l´ultimo turno di campionato ad Ischia. La sua decisione ha destato stupore ed incredulità". Raffaele Verdezza, attuale presidente del Savoia, replica così alle dichiarazioni di Sergio Contino pubblicate dal sito Resport.it. Il patron avellinese, commentando la scelta della società biancoscudata (alquanto infelice dato che costerà oltre alla sconfitta a tavolino, ininfluente, anche un punto di penalizzazione ed un´ammenda aggiuntiva di mille euro) aveva sostanzialmente rimarcato la propria estraneità alla vicenda ribadendo che "la juniores è gestita dalla cordata oplontina". Secca e brusca la smentita torrese: "Ripeto" continua Verdezza, "non posso pagare responsabilità non mie. La decisione l´ha assunta, nella giornata di ieri, Sergio Contino, rispondendo ad una domanda specifica rivoltagli dalla nostra collaboratrice Carla Albano che, nel ricevere tale risposta, è rimasta esterefatta". Ennesima frizione, dunque, tra il socio di maggioranza irpino e la controparte minoritaria oplontina. Dissapori atavici, questioni ancora irrisolte (come quella relativa alla mancata visione dei libri contabili societari ad opera del patron avellinese) che hanno minato, fin dall´avvio di stagione, la serenità in casa Savoia. Il clima in società resta tesissimo, proprio alla vigilia di una trasferta fondamentale come quella in programma domani al "Celeste" di Messina. Tensione rinvenibile, plasticamente, nelle ultime affermazioni dello stesso Verdezza: "A partire dal giorno successivo all´acquisizione della maggioranza societaria, i comportamenti di Contino non hanno più assunto veste societaria. Anche la decisione di istituire per domenica prossima la giornata biancoscudata, facendo pagare anche gli abbonati, è stata assunta isolatamente da Contino. Si tratta di una scelta che non condivido minimamente. I nostri abbonati hanno già pagato, con la chiusura del Giraud per due mesi esatti, colpe non loro e nessuno ha richiesto il rimborso dell´abbonamento già sottoscritto".

Salvatore Piro