In tarda mattinata non si accettavano più scommesse su Noto-Savoia. Gara improvvisamente esclusa dai palinsesti per un eccesso di giocate sul segno "1". Dopo l´episodio vissuto domenica scorsa, al termine della gara pareggiata contro la Gelbison (numerosi tifosi oplontini avevano accusato alcuni calciatori di aver scommesso sul segno X), bianchi nuovamente gettati nello scontato "cono d´ombra" dei soliti sospetti. Lo scriviamo da tempo. Il "flagello" scommesse sta abbattendosi con dirompente, allarmante, quanto prevedibile forza su un campionato la cui regolarità, causa cronici problemi economici delle società e ritardi nei pagamenti delle spettanze agli atleti, appariva già gravemente compromessa. "Le voci sulle scommesse, circolate nel pre-partita, indubbiamente non ci hanno aiutato. Ho visto una squadra contratta", il commento a caldo del presidente del Savoia, Raffaele Verdezza, raggiunto telefonicamente. "Ripeto quanto già dichiarato ad altri organi di informazione. Il fenomeno scommesse, l´insieme delle regole che lo disciplinano, rappresentano per me campo inesplorato. E´vero arabo e non capisco perchè la nostra gara abbia subito questo stop improvviso". "Ascoltare queste illazioni - continua Verdezza - dopo tre anni di duro lavoro mi delude molto. L´imponderabilità del calcio finisce per essere scavalcata dalla cultura del sospetto. Lancio un appello. Basta scommesse in realtà come la serie D".

Angelo Riso