Grande curiosità mista ad un pizzico di tensione. In casa Savoia l´atmosfera sembra essere quella giusta in vista dell´esordio in campionato di domenica prossima al "Giraud". Avversaria il Torrecuso di Santosuosso, squadra poco blasonata ma ostica, pronta ad arginare la superiorità tecnica oplontina erigendo una ideale "barricata" difensiva. Vincenzo Feola, tecnico dei bianchi, lo sa benissimo e non si nasconde: "Siamo la squadra da battere insieme ad altre quattro o cinque pretendenti alla vittoria finale. E´ normale che le nostre avversarie ci affrontino giocandosi la partita dell´anno. Noi, però, siamo pronti". La consueta seduta del giovedì pomeriggio ha offerto indicazioni utilissime. Feola ha sperimentato diverse soluzioni tattiche soffermandosi, particolarmente, sul 4-3-3. Possibile che l´allenatore ex Gladiator utilizzi la variante solo a partita in corso. Il modulo preferito, dunque, resta il 4-2-3-1. "Fortunatamente" - prosegue - "ho a disposizione una rosa di livello, molto duttile ed eclettica. L´ho detto fin dall´inizio. Non sono schiavo di un solo modulo e la mia squadra si adatterà al meglio anche alle caratteristiche degli avversari". Il Savoia non è ancora al top della condizione. Situazione normale a fine agosto: "Non siamo al 100% ma i campionati si vincono ad aprile, non a settembre. Probabilmente, per scoprire la nostra reale identità occorrerranno almeno quattro gare di rodaggio. Lo spogliatoio però è tranquillo. I ragazzi sono carichi al punto giusto". Un´ultima battuta Feola la concede per chiudere i presunti "casi", montati in settimana, relativi ai possibili addii anticipati di Francesco Scarpa e Guglielmo Stendardo: "Finchè sarò su questa panchina non si muoverà nessuno. Il mercato è chiuso sia in entrata che in uscita. Al massimo arriverà solo qualche altro under. Dispiace che si diffondano voci incontrollate per destabilizzare l´intero ambiente".

Salvatore Piro