Si è tenuta stamattina la programmata visita degli amministratori comunali alla discarica rifiuti di Terzigno in località Pozzelle, a confine con il territorio di Boscoreale.
La delegazione del nostro comune, composta dal sindaco Gennaro Langella, dal presidente del consiglio comunale, Carmine Sodano, e dai consiglieri comunali Mario Trerè e Francesco Paolo Oreste, unitamente alle delegazioni dei comuni di Boscotrecase e Terzigno, è stata ricevuta dal prefetto Antonio Reppucci, capomissione della struttura per la gestione dell´emergenza rifiuti in Campania, che ha accompagnato gli amministratori in visita al sito di località Pozzelle .
“Il disagio che sta vivendo la comunità boschese per il proliferarsi di odori malsani e miasmi, e il continuo riversarsi sulle strade comunali di liquidi che scolano dai camion che trasportano i rifiuti” era stato alla base della richiesta di accesso al sito strategico militare.
La folta delegazione, alla quale si è aggiunta una nutrita rappresentanza della stampa locale, ha avuto modo di verificare l’attuale stato di utilizzo della discarica ex SARI, della funzionalità della stessa, e delle misure di sicurezza adottate per intercettare eventuali rifiuti tossici.
Il prefetto Reppucci, illustrando le varie fasi di trattamento dei rifiuti, e mostrando le operazioni di collocazione degli stessi, ha rassicurato gli amministratori circa le procedure costantemente adottate che permettono, all’arrivo degli autocompattatori, un assiduo monitoraggio ad evitare che possano essere depositati rifiuti pericolosi.
Soddisfazione per aver potuto accedere al sito strategico militare, che ha permesso di verificare lo stato dei luoghi, è stata espressa dal sindaco Gennaro Langella e dal presidente del consiglio comunale Carmine Sodano.
“Abbiamo raccolto utili elementi ed indicazioni anche di natura tecnica che a breve sottoporremo all’attenzione del consiglio comunale – ha commentato Carmine Sodano -. La nostra attenzione alla problematica proseguirà con costanza. Continueremo a raccordarci con le varie Istituzioni per sollecitare l’installazione di colonnine per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale e la composizione di una commissione medico-specialistica, con la presenza anche di un nostro rappresentante, che potrà monitorare costantemente l’impatto ambientale che la discarica comunque sta provocando”.
“L’aver aperto le porte della discarica ad amministratori ed operatori dell’informazione, e ne dobbiamo dare atto al Commissariato Straordinario per l’emergenza rifiuti e al Prefetto, è un chiaro segnale di trasparenza rispetto a ciò che accade all’interno del sito, e già questa dovrebbe essere una garanzia – ha affermato il sindaco Gennaro Langella-. La nostra presenza sul posto ha fatto sì che constatassimo di persona lo svolgimento del ciclo di trattamento dei rifiuti e al contempo ci ha permesso di acquisire dal prefetto Reppucci, che ringrazio vivamente, ulteriori utili elementi che ci consentiranno, già in occasione del prossimo consiglio comunale, di informare compiutamente i nostri concittadini che, giustamente, sono preoccupati e alla ricerca di notizie certe”.
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Salita agli Inferi
di Oreste Francesco- Consigliere PD Boscoreale
Terzigno, Pozzelle, bella visita, personale militare affabile e cortese, guanti di velluto con tutti i visitatori, perfino con uno sparuto gruppo di giornalisti presenti ai quali, a sorpresa, viene concesso di entrare con le delegazioni comunali.

Il Prefetto Reppucci rassicura i presenti sul rispetto delle norme di ogni singola operazione, l’ingegnere garantisce sulla qualità e l’efficienza della tecnologia impiegata, addirittura, sul bordo del costone di quel grosso buco trasformato in discarica si avverte un gradevole profumo, forse pino silvestre o muschio bianco.
A venti metri dal fondo della discarica.
Peccato che, di solito, a più di mille metri dalla stessa si avvertano zaffate nauseabonde. Ma che problema c’è? Il problema è la puzza? Il problema è il rispetto della normativa nella realizzazione della discarica?
Il problema è un buco enorme all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio che si è deciso di riempire di spazzatura.
Il problema è un buco venti volte più grande che verrà riempito di spazzatura quando il primo sarà ricolmo.
Il problema è cosa entrerà in quei buchi quando, tra poco più di un mese, il presidio militare del commissariamento abbandonerà il sito che diventerà di competenza della Provincia.
Il problema è che nessuno di questi problemi sembra essere un problema. Il problema, per il Prefetto, era quello che avevamo, questa è la soluzione. E dal suo punto di vista, onestamente, non ha torto.
Sull’orlo del fosso guardo la Pineta che lo sovrasta, alle sue spalle il cono del vulcano, alle mie spalle, a venti metri, vigneti e coltivazioni. Ma la discarica è a norma, le colture non subiscono danni, la salute è salva, la legge è rispettata.
Ma quale legge? Quella che deroga a leggi comunali, regionali, nazionali e comunitarie? Quella che ha derogato al diritto di conoscere le risultanze dei rilievi igienico-ambientali effettuati da Arpac & Co.? Quella che ha derogato perfino al buon senso?
La legge è salva, è il suo spirito a puzzare di marcio.
E intanto nuova terra copre le tonnellate di monnezza con le quali si seppelliscono sbagli e responsabilità, mentre le macchine continuano a scavare nel cuore sopito dello sterminator per fare spazio a nuovi sbagli e nuove responsabilità, nel pieno rispetto della normativa.