I Vitale custodivano armi da guerra. In quattro della famiglia del centro antico dedita alla droga incastrati dalle indagini del Ris che è risalito alle loro impronte. I Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’ufficio del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di quattro persone gravemente indiziate del reato di detenzione illegale, in concorso tra loro, di un’arma da guerra e del relativo munizionamento, aggravato dalle circostanze di cui all’art. 416 bis 1 c.p., per aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività dell’associazione camorristica D’Alessandro, operante nel territorio di Castellammare di Stabia.

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Il provvedimento è stato emesso in seguito al rinvenimento, avvenuto l’8 marzo 2021 nel corso di una perquisizione dei Carabinieri in uno stabile di Castellammare di Stabia, di un fucile d’assalto Zastava calibro 7,62 di fabbricazione slava e del relativo munizionamento. I successivi accertamenti dattiloscopici, svolti dai Carabinieri del RIS di Roma, hanno permesso quindi di esaltare sull’arma sequestrata le impronte digitali dai quattro indagati, tutti appartenenti alla famiglia Vitale, legata al sodalizio criminale dei D’Alessandro e attiva nel comparto estorsivo e del narcotraffico nell’area stabiese.

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