E' stato arrestato all’alba di giovedì 27 aprile dagli agenti della Polizia di Frontiera di Ventimiglia il boss della camorra Tommaso Iacomino, 70 anni di Ercolano, noto a tutte le polizie internazionali come narcotrafficante già arrestato in Italia negli anni '90 con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto esponente di spicco dell'omonimo clan camorristico.

Sottoposto all'obbligo di dimora a Roma e all'obbligo di firma quotidiano, Iacomino è stato sorpreso su un pullman proveniente da Barcellona e diretto a Roma. Con sé aveva un documento falso intestato a un altro pregiudicato campano. Iacomino è stato arrestato per i reati di sostituzione di persona, possesso di documenti falsi e violazione degli obblighi.

Gli agenti lo hanno controllato vicino alla barriera autostradale dell'A10. Dal successivo esito del fotosegnalamento e dalla comparazione sulla banca dati Afis, la Polizia ha scoperto che Iacomino era stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Palermo nel dicembre 2006 eseguita nel febbraio 2013 a Bogotà, in Colombia, su mandato di cattura internazionale emesso dal Giudice Distrettuale di Palermo. Iacomino, infatti, risultava latitante in Sudamerica dove, secondo l'accusa, era l'intermediario tra narcotrafficanti sudamericani e le organizzazioni europee. Secondo l'accusa, Iacomino, trattando direttamente il prezzo della cocaina con i boss dei cartelli colombiani e peruviani era in grado di far arrivare in Sicilia e nel Nord Italia ingenti quantitativi di droga.

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