Il suo mandato è iniziato con il crollo di Rampa Nunziante ed è terminato con l’inchiesta della Dda. Si è concluso lo scorso giovedì l'esperienza da sindaco di Torre Annunziata per Vincenzo Ascione. Un epilogo amaro per l’ormai ex primo cittadino costretto a gettare la spugna dopo la fuga dei consiglieri a causa dell’inchiesta della Dda.
Ascione ha provato fino all’ultimo a tenere la fascia tricolore, ma stavolta nulla ha potuto. Ben 18 consiglieri hanno protocollato le loro dimissioni. Inizio settimana arriverà il commissario prefettizio, che resterà in carica fino alle prossime elezioni. Semmai ci saranno. Infatti su Torre Annunziata pende ancora la relazione finale della Commissione d’Accesso.
Nel caso venissero riscontrate infiltrazioni in seno al consiglio comunale, la città sarà macchiata dall’onta dello scioglimento per camorra, il secondo in trent'anni. Poi l’arrivo di una triade che resterà tra i 18 e i 24 mesi.
FALLIMENTI E SCANDALI. Era da pochi giorni sindaco e il 7 luglio 2017 Ascione dovette subito fronteggiare il crollo di Rampa Nunziante, che causò la morte di 8 persone.
Successivamente è arrivata anche la grana riguardante le cisterne Isecold, lavori attualmente ancora bloccati, che fecero insorgere gli abitanti della zona a causa dell’impatto ambientale che avrebbero avuto.
Malgrado le tante difficoltà politiche e amministrartive, Ascione non ha mai avuto problemi di numero in consiglio comunale. Diversi trasformisti (Oriunto, Solimeno, Bruno Avitabile sono stati i primi) hanno garantito al sindaco maggioranze bulgare. Questa forza, tuttavia, non è stata utilizzata per dare un'impronta all'attività amministrativa.
Tutto è iniziato a crollare il pomeriggio del 28 dicembre del 2020, quando Nunzio Ariano, allora dirigente dell’Utc fu beccato in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza con due mazzette da 5mila euro che aveva ricevuto dall’imprenditore Vincenzo Supino. Da lì sono cominciate varie indagini. Ascione ha provato a salvarsi nominando una Giunta tecnica, con un simbolo dell’antimafia come Lorenzo Diana a fargli da vice.
Ma anche quest’ultimo, dopo il successivo arresto dell’ex numero due del sindaco Luigi Ammendola (poi scarcerato), ha gettato la spugna. Ascione è stato così scaricato anche dal Pd, ma non dai suoi fedelissimi consiglieri.
A ottobre è poi arrivata la commissione d’accesso per verificare eventuali infiltrazioni della camorra nella macchina comunale. A breve dovrebbe avere il responso definitivo dalla relazione che i commissari invieranno al Prefetto.
Nel frattempo il primo cittadino ha resistito anche alla mozione di sfiducia, firmata anche dagli ex suoi alleati del Pd, ma nulla ha potuto la mattina del 10 febbraio. Con l’arrivo degli agenti della Dda, ci sono state le dimissioni a cascata di assessori e consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. E la mattina del 17 si è decretata la fine della sua consiliatura. Game over per Vincenzo Ascione.
Il suo mandato è iniziato con il crollo di Rampa Nunziante ed è terminato con l’inchiesta della Dda. Si è concluso lo scorso giovedì l'esperienza da sindaco di Torre Annunziata per Vincenzo Ascione. Un epilogo amaro per l’ormai ex primo citt...
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