L’Amministrazione da sola non può farcela. Una lettera che sa di resa quella di Vincenzo Ascione. Il sindaco di Torre Annunziata, nella conferenza stampa indetta stamattina, ha presentato la lettera che ha inviato al premier Draghi, al prefetto di Napoli Palomba, al governatore della Campania De Luca, al sindaco della Città Metropolitana di Napoli.

Cinque pagine per spiegare anni di mancanze e di occasioni perse a Torre Annunziata. Una serie di opere rimaste nel ‘libro dei sogni’ di Ascione alle quali si sono aggiunte le colpe scaricate sulle passate consiliature e la resa incondizionata.

LA LETTERA. “La nostra Città troppo spesso è stata indicata da molti, con visione schematica a senso unico, come “Terra del malaffare” pur sussistendo, invece, tante straordinarie positività a partire dalla stragrande maggioranza dei cittadini che, in condizioni di oggettive difficoltà, esprimono laboriosità notevole livello culturale, sociale e civile, legittima aspirazione ad una più elevata qualità della vita-si legge in uno dei passi- Torre Annunziata ha subito, nel corso degli anni, azioni scellerate e scelte insensate che questa Amministrazione ha ereditato, condizionandone il proprio cammino”.

Poi le occasioni perse. “La Città ha subito un processo di quasi totale deindustrializzazione a partire dagli anni ’80, con una perdita esponenziale di migliaia di posti di lavoro e con un impegno dell’allora Governo Italiano di riconvertire l’intero comparto siderurgico dando nuovo lustro al territorio. Circostanza che, però, non si è mai concretizzata, pur ricorrendo all’attivazione di vari strumenti come l’Accordo di Programma per l’area Dalmine ed il Contratto d’Area che però non hanno prodotto i risultati sperati.

Appare chiaro che la crescita della disoccupazione, connessa alla carenza di nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, ha favorito la crescita abnorme delle attività legate alla criminalità organizzata, che nel corso degli anni ha arruolato tra le proprie fila un numero sempre maggiore di persone, in particolare giovani, convinte dai facili guadagni.

23/11/1980 – 23/11/2021: una ferita aperta da 41 anni. Un ennesimo impegno dello Stato nei confronti di Torre Annunziata. Un ennesimo impegno disatteso, che ancora oggi rappresenta una spada di Damocle per l’intera Comunità.

La legge 219/81 che, oltre ad appesantire le casse comunali con oltre 10 milioni di debito, non è stata opportunamente utilizzata per la ricostruzione post-terremoto, lasciando un intero quartiere, il Quadrilatero delle Carceri, in uno stato di totale degrado ed abbandono, tanto da diventare col tempo, seppur vietandone l’abitabilità e l’accesso, luogo di esclusiva frequenza della criminalità”.

Successivamente l’appello. “L’Amministrazione Comunale da sola non può farcela.  E’ il tempo di affermarlo con nettezza. Senza un intervento concreto si rischia seriamente di sprecare una irripetibile, straordinaria opportunità: allinearsi ai ritmi di crescita economica e sociale del resto del paese. Il PNRR rappresenta una occasione non replicabile per dare delle risposte concrete con interventi di rigenerazione urbana, di sviluppo portuale, di mobilità e collegamenti viari, di ambiente e bonifica, edilizia scolastica, ampliamento ambientale, miglioramento dei servizi

Abbiamo contezza delle problematiche e degli svantaggi del territorio, ma la Città ha grande voglia di ripartire e di impegnarsi, di ricostruire, di essere protagonista e per questo, deve essere messa nelle condizioni di poterlo fare”.

Il sindaco è poi passato a parlare delle varie opere in corso, alcune di queste dimenticate già da tempo. “Pertanto ci uniamo alla proposta del neo Sindaco di Napoli, nonché Sindaco della Città Metropolitana, affinché si affermino l’idea e le azioni per un “PNRR delle Città “, che offra Servizi, opportunità di sviluppo, risorse umane e finanziarie indispensabili per vincere questa grande partita.

Questa Amministrazione ha ereditato una situazione a dir poco dirompente sotto molteplici profili: finanziari, economici, strutturali, produttivi, sociali e della stessa “macchina comunale”.  

Malgrado la zavorra dei vincoli, delle vicissitudini e dei debiti che derivano dal passato è riuscita a mettere in campo una serie di azioni ed interventi, raggiungendo importanti risultati.

In primis, le 34 recenti assunzioni alla Prima Vera srl, società in house per la gestione dei rifiuti, e quelle presso gli uffici comunali di oltre 80 unità (tra cui 9 agenti di Polizia municipale) vincitori del concorso Ripam indetto dalla Regione Campania, a cui il Comune ha delegato la fase di selezione.

E’ da sottolineare che da oltre 40 anni non si provvedeva ad assunzioni così numerose presso il nostro Ente; che comunque sono insufficienti e permangono gravi vuoti di organico.

Un dato da sottolineare è la fiducia della grande imprenditoria nei confronti delle Istituzioni. Un esempio significativo è la realizzazione in itinere del mega parco “Maximall Pompeii” su un’area industriale dismessa (ex Tecnotubi-Vega) di oltre 200 mila metri quadrati, con albergo, multisale cinematografiche, centro commerciale, aree a verde, parcheggi.

Per quanto riguarda le opere pubbliche, sono attualmente in fase di completamento i lavori per la Stazione marittima e le arcate borboniche.

Inoltre, sono stati avviati percorsi concreti con finanziamenti già previsti per tutta una serie di progetti, quali:

-   la riqualificazione della fascia di costa;

-   il potenziamento del Porto;

-   il riutilizzo di Palazzo Fienga;

-   la rifunzionalizzazione dello Stabilimento militare “Spolettificio”, in una ottica di valorizzazione degli scavi di Oplonti e di una più agevole collocazione della caserma del Comando gruppo dei Carabinieri e su questo chiediamo che al più presto si possa sottoscrivere l’intesa sull’utilizzo della struttura;

- la difesa della costa con barriere sottomarine;

-  l’efficientamento energetico della Casa Comunale;

-  il potenziamento della video-sorveglianza;

-  la ristrutturazione dello Stadio comunale;

-  il completamento della rete fognaria con relativo collegamento al depuratore.

Non avere alcuna possibilità di intervento sul bilancio significa impattare sulla qualità di vita dei cittadini; questo non è possibile permetterlo.

L’interesse della Citta e dei Cittadini prima di ogni altro.

La linea che divide la decisiva sfida rappresentata dai fondi del PNRR da un lato e, dall’altro, dal rischio di non poterli concretizzare è labile e il rischio è assai alto.

 Ribadiamo con serena e forte determinazione: Torre Annunziata non può e non deve essere lasciata sola. Urge il concreto aiuto specifico, unitario e solidale dello Stato e della Regione”.

“Resta inteso che onorerò il mio impegno fino alla fine del mandato, garantendo alla Città una rappresentanza democraticamente eletta e ribadendo con forza e nettezza che l’Amministrazione che ho l’onore di rappresentare non ha mai avuto condizionamenti, collusioni o rapporti con la criminalità organizzata, nei cui confronti ha sempre condannato i comportamenti ed alzato un muro invalicabile. Ritengo anche che nella attuale, delicata e complessa fase politica e istituzionale, compito e dovere collettivo sia di garantire la continuità di una Amministrazione democraticamente eletta dai cittadini e di una “Giunta“ e di un Sindaco che hanno sempre impegnato se stessi, con totale disinteresse personale e senza ombre di condizionamenti, a testa alta e con la schiena dritta. Occorre evitare il rischio che la burocrazia possa prevalere sulla democrazia rappresentativa.  Questa nostra “lettera aperta” alle massime Autorità dello Stato, della Regione Campania e delle Istituzioni territoriali, assume la funzione di un vero e proprio S.O.S. Al riguardo, sollecito vivamente le Autorità in indirizzo per incontri finalizzati a illustrare in dettaglio sia i gravi problemi da affrontare, sia i programmi di una città ormai allo stremo delle forze. Confido nella riconosciuta sensibilità sul tema del Presidente della Giunta Regionale della Campania e aspetto fiducioso una altrettanto occasione di incontro per definire eventuali impegni ed interventi specifici della Regione per la “mia“ Città. Con fiduciosa attesa, ringrazio per l’attenzione e saluto con viva cordialità”.

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