"Si nasce incendiari, si muore pompieri" recita un vecchio detto. Eppure in politica c'è chi prova a far valere il processo medesimo e contrario. Nascere sindacalisti per morire rottamatori. E' questo il cammino che tenta di intraprendere Loredana Raia, da oltre vent'anni in politica con l'etichetta di "pasionaria sindacalista" e presenza inattesa (sabato mattina) alla Leopolda di Matteo Renzi.

BOSCHI OSCURI - La Raia è arrivata a Firenze sabato mattina al seguito di una delegazione di consiglieri regionali campani formata anche da Raffaele Topo e Mario Casillo, e capitanata dalla segretaria regionale, Assunta Tartaglione, e dal segretario provinciale, Venanzio Carpentieri. Ma se il volto degli altri non era inusueto alla Leopolda, quello dell'esponente torrese lo è stato eccome. Lì dove si parla di rottamazione delle "vecchie glorie politiche", e dove una sindacalista con una storia politica più che ventennale difficilmente riuscirebbe a trovare agio. E' questo, più o meno, il pensiero che avrebbe formulato anche Maria Elena Boschi. E la reazione avrebbe un movente recentissimo. Solo sette giorni fa, infatti, in occasione dell'iniziativa #ItaliaCoraggio!, il Ministro delle Riforme Costituzionali era al gazebo di Ercolano, omaggiata da tantissimi esponenti democrat dell'area vesuviana. In rappresentanza di Torre del Greco, però, c'era solo la sua storica amica Clelia Gorga (presente anche alla Leopolda6, ospite personale proprio della Boschi e di Matteo Renzi e salita sul palco insieme al Ministro, Stefania Giannini). Assente invece l'unica consigliera regionale corallina del PD, la Raia appunto, che aveva preferito restare nella sua Torre del Greco a fotografarsi con il segretario locale della CGIL, ignorando l'arrivo del Ministro.

IRA BARBAGALLO - Chiaro, dunque, che all'arrivo della Raia a Firenze qualcuno (esponenti di spicco e non) si sia chiesto cosa ci facesse mai nella casa dei renziani.  E a porsi la domanda pare non sia stata solo l'area rottamatrice del PD. Molti interrogativi e non poche polemiche attorno al nome dell'esponente torrese sono sorte anche negli uffici del sindacato UIL. L'attuale consigliera regionale del PD è infatti un membro storico della UIL Campania. Candidata proprio grazie al passo indietro dell'ex segretaria regionale, Anna Rea (all'epoca in prima fila per la candidatura alle elezioni regionali), e su cui c'è stata sempre la benedizione del segretario generale, Carmelo Barbagallo. Neanche a lui sarebbe piaciuta la passerella fiorentina della Raia a casa del "nemico" a cui da mesi contesta l'operato governativo sui contratti del pubblico impiego, e contro il quale ha annunciato già un duro faccia a faccia entro l'Epifania. Ecco perchè si profilerebbe addirittura un "richiamo all'ordine", anche per contenere una reazione dei tesserati al sindacato.

IL POST – A fine giornata, mentre area renziana e sindacato UIL si spaccavano, a Loredana Raia saranno fischiate le orecchie. Tanto da mettere on line un post giustificatorio su Facebook. "Giornata intensa", ha commentato sul suo profilo la sindacalista UIL, descrivedo la Leopolda come "effervescente", e giustificando la sua presenza per dei "confronti con i colleghi amministratori delle diverse regioni". Il tempo dei complimenti al sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, (co-conduttore della tre giorni renziana sotto la benedizione del Presidente del Consiglio) e alla fine ha tirato in ballo anche il saluto fatto al sindaco di Firenze, Dario Nardella (nato proprio a Torre del Greco). Ma non è bastato. Anche sui social la reazione è apparsa molto fredda. Solo due commenti positivi, segno che anche la famosa "base" non pare aver compreso nè gradito la trasferta. Nel frattempo, la spaccatura tra area renziana e sindacato UIL in vista dei confronti del prossimo mese di gennaio si è aperta ulteriormente.

Gennaro Scognamiglio

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