“L’assistenza a questi ragazzi disabili non si può fermare. È un crimine sociale lasciarli senza sostegno”. È l’imperativo del presidente dell’associazione Valore Uomo, Giuseppe Mazzucchiello, legale delle famiglie che dal 1 gennaio 2015 perderanno l’assistenza.

“Occorre organizzare un summit – continua il Presidente - con i sindaci del territorio vesuviano, le famiglie dei ragazzi disabili ed i vertici delle cooperative sociali”. Di qui l’appello all’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Bianca D’Angelo: “Ha dimostrato di avere a cuore la sorte di questi ragazzi, per questo venga anche lei all’incontro che organizzeremo, faccia sentire così in modo ancora più tangibile la sua presenza e la volontà della giunta regionale di risolvere questo problema.

L'ambito sociale 26 ex ambito 9 (che copre i comuni di S. Giuseppe Vesuviano (capofila perché numero di abitanti maggiore) Palma Campania, Striano, Ottaviano, San Gennaro Vesuviano,  Terzigno, Poggiomarino) - nato per garantire i servizi sociali previsti dalla Legge 328/2000 – ha, infatti, sospeso il servizio domiciliare disabili, facendo cadere in forte depressione i ragazzi e gli adolescenti, che tra le tante difficoltà avevano stretto un legame affettivo con gli operatori e adesso devono elaborare un vero e proprio lutto.

In attesa di capire questo problema burocratico, l'assistenza si è fermata, le coop licenziano e questi ragazzini vanno in tilt perché dopo essere diventati tutt'uno con gli assistenti con grande fatica, adesso li hanno persi ed è come perdere un genitore.

“Noi non ci fermeremo: questa è una battaglia di civiltà, di giustizia sociale, di tutela di ragazzi in difficoltà. Non lasceremo soli questi ragazzi e le loro famiglie” conclude l’avvocato Giuseppe Mazzucchiello. 

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