Asta per il Dentale, i lavoratori: "Si rispetti la destinazione originaria"
Dopo anni di abbandono, ritorna l'attenzione sul nosocomio di San Giorgio a Cremano
20-09-2015 | di Claudio Di Giorgio

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San Giorgio a Cremano . La vasta area che circonda il grande palazzo “Dentale” non è più curata e accogliente. Le erbacce la fanno da padrone e il grande portone di legno verde e le finestre cominciano a mostrare inequivocabili segni di degrado. Non era certo questo che immaginavano i coniugi Dentale quando alla fine dell’800 decisero di lasciare alla Curia di Napoli l’imponente edificio al centro di San Giorgio per diffondere lo spirito di carità, dell’accoglienza e dell’assistenza agli indigenti, ai poveri, anziani, diseredati, sfrattati, senza casa in una opera meritoria altamente umanitaria.
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Mostra aperta fino al 6 gennaio.
Dopo decenni, da quel grande palazzo, ne sono usciti i poveri assistiti, e nel 2012 il nosocomio è stato chiuso definitivamente poiché la Regione Campania ha ritirato l’accreditamento per le strutture sanitarie creando seri problemi finanziari. Ma oltre gli anziani bisognosi, sono usciti anche i lavoratori licenziati che da quasi tre anni sono senza stipendio. A nulla sono valsi i numerosi appelli rivolti al Cardinale Sepe, perché la Curia ne è proprietaria, per ottenere la riapertura. Oggi il palazzo appare tra la sterpaglia, come una grossa scatola vuota, ma resta oggetto di appetiti di possibili speculatori ora che è nelle mani di un curatore fallimentare. I dipendenti rimasti senza lavoro organizzati in comitato e appoggiati dell’ex consigliere provinciale Giorgio Carcatella, non mollano nella speranza di ritrovare il lavoro perduto. “Incalzeremo il Curatore fallimentare per conoscere la situazione della copertura dei debiti – fa sapere Carcatella - il rischio è che alla prossima asta qualcuno acquisti la struttura a quattro soldi senza rispettare la destinazione originaria. Proveremo a mettere in campo una proposta di partecipazione coinvolgendo diversi enti. Al Sindaco Giorgio Zinno abbiamo chiesto di convocare il curatore per un incontro immediato".
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