Tra muri che crollano e cantieri fermi al palo (come nel caso dell’Edenlandia a Napoli), ecco una decisione che minaccia di frenare sul nascere ogni discorso legato al tanto decantato rilancio dell’offerta turistica: l’aumento del prezzo del biglietto d’ingresso agli Scavi di Pompei”. Lo dice il senatore Pietro Langella (Ap), coordinatore provinciale del Ncd a Napoli, giudicando “la scelta del sovrintendente Osanna di aumentare, dal prossimo 26 maggio, il costo del ticket da 11 a 13 euro, un vero e proprio schiaffo all’offerta turistica del territorio”. 

“Altro che agevolazioni, come pure prevede il decreto cultura! - spiega Langella - l’aumento del biglietto in tempo di crisi, rischia di penalizzare le tante comitive di turisti, le agenzie ed i tour operator che nel frattempo hanno già acquistato pacchetti promozionali e che ora, a fronte del rincaro, rischiano di rimetterci di tasca propria”. 

“In un momento in cui si parla di turismo come risorsa primaria per il territorio - sottolinea ancora il parlamentare - far lievitare i costi senza pensare all’offerta dei servizi complementari da destinare alle migliaia di persone che ogni anno scelgono di visitare l’area archeologica vesuviana (incentivandoli, magari, a soggiornare di più nella città del Santuario), è una scelta a mio giudizio, strategicamente errata oltre che dannosa”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

L'aumento