“L'enorme rogo che da giorni sta devastando ettari ed ettari di preziosa macchia mediterranea nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, grida vendetta di fronte a Dio. Il nostro augurio è che i piromani che con il loro folle gesto hanno scatenato un simile inferno, siano immediatamente individuati e assicurati alla giustizia”. Lo dicono, in una nota, i senatori di Alleanza LiberalPopolare Autonomie (Ala) Domenico Auricchio e Pietro Langella, il primo ex sindaco di Terzigno, il secondo già presidente del Consiglio comunale di Boscoreale e poi assessore provinciale a Napoli. Entrambi, dunque originari e residenti in due Comuni che sono compresi nell'area del Parco nazionale del Vesuvio.

Auricchio e Langella hanno annunciato l'intenzione di presentare un'interrogazione parlamentare ai Ministri dell'Ambiente, dell'Interno e della Difesa con la quale chiedere "quali attività di vigilanza e controllo si intenda mettere in atto per monitorare tutte le aree a rischio di incendi dolosi" e se "il Governo non intenda assumere ogni iniziativa di competenza al fine di favorire e supportare i compiti istituzionali di vigilanza e controllo dell'ente parco". Affinché "episodi del genere non si ripetano mai più - rilanciano, infatti, i due parlamentari - occorre intensificare e rafforzare l'opera di vigilanza e controllo del territorio perché solo così l'attività dei piromani potrà essere stroncata sul nascere. Al contempo, per salvare, i nostri boschi è necessario potenziare l'opera, già meritoria, svolta dal corpo di vigilanza del Parco con il maggiore coinvolgimento di Vigili del Fuoco, Guardie Forestali, Protezioni civile e Associazioni di Volontariato. E ancora: è indispensabile installare, sull'esempio di quanto già realizzato in altri parchi nazionali, apparati per la videosorveglianza ambientale in modo da prevenire crimini come roghi, sversamento dei rifiuti e bracconaggio beccando con le mani nel sacco chi si macchia di simili reati".

"Fin dal giorno in cui è divampato l'incendio - aggiungono i senatori di ALA - siamo rimasti in stretto contatto con i vertici della Protezione Civile per monitorare e seguire da vicino il difficile operato delle squadre di soccorso. L'invio sul posto di un canadair e di altri due elicotteri, unitamente al raddoppio delle squadre della Protezione Civile, così come deciso nell'ultima riunione in Prefettura, si è rivelato fondamentale per riuscire a contenere il fronte del fuoco, con vivo sollievo di tutta la popolazione vesuviana". Ora, però "gli sciagurati incendiari che hanno provocato un simile scempio in una delle aree più belle del pianeta devono essere presto individuati e puniti severamente" concludono Auricchio e Langella.

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