Aveva organizzato un sistema di auto rubate in Campania e riciclate a Roma. Il giudice lo scarcera e dispone l’obbligo di dimora nel comune di Boscotrecase.

Il Tribunale del Riesame di Roma ha sostituito la misura cautelare a carico di Liberato Caracciolo, il 35enne di Boscotrecase arrestato lo scorso agosto con l’accusa di riciclaggio di veicoli rubati. L’uomo, inizialmente detenuto in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip di Roma, non resterà più in carcere: i giudici hanno infatti accolto in parte la richiesta del suo avvocato, Donato d’Aquino, disponendo l’obbligo di dimora nel comune vesuviano di Boscotrecase.

Caracciolo era stato coinvolto in un’inchiesta che, tra Lazio, Campania e Calabria, ha permesso ai Carabinieri e alla Procura di Roma di smantellare un presunto sistema di riciclaggio di auto rubate. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i veicoli – trafugati in Campania – venivano reimmatricolati con targhe false e rimessi in circolazione a Roma attraverso società di autonoleggio e agenzie di pratiche auto.

Le indagini avevano portato al sequestro e alla restituzione di sei automobili, tra cui tre Alfa Romeo Stelvio, una Fiat 500X, una Panda e una Smart, tutte sottratte tra le province di Napoli, Salerno e Benevento.

Con la decisione del Riesame, per Caracciolo cambia ora il regime cautelare, in attesa che il procedimento penale faccia il suo corso.

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