La rivoluzione green per spingere l’avanzata dello sviluppo sostenibile non può essere dimenticata in questa fase di ripresa post pandemia. Proprio in quest’ottica di rilancio “verde” dell’economia, 110 importanti imprese e organizzazioni italiane hanno sottoscritto il Manifesto per “Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l’Italia”.

Questo documento si inserisce nel merito delle misure approntate per far ripartire l’economia italiana dopo l’arresto imposto dalla pandemia, cogliendo l’occasione per proporre un progetto di sviluppo che sia in linea con le sfide della nostra epoca. I firmatari del Manifesto, rappresentanti di spicco di settori economici fondamentali, hanno dichiarato che volgere lo sguardo verso politiche più green porterebbe non solo alla salvaguardia del pianeta, ma anche all’ottenimento di performance migliori e alla creazione di quasi un milione di posti di lavoro e di 190 miliardi di nuovi investimenti. Un momento critico che può quindi trasformarsi in opportunità.
 

Le imprese italiane e la sostenibilità

Uno studio di Refinitiv evidenzia come tra le imprese italiane stia crescendo sempre più – anche se più lentamente della media europea – la consapevolezza dell’importanza di politiche a sostegno dell’ambiente. Il 74% delle aziende ha una politica di riduzione delle emissioni, percentuale che segna la maggiore progressione rispetto a cinque anni fa.

Cresce anche l’attenzione per l’impatto ambientale della supply chain: il 70% delle aziende italiane comunica le politiche ambientali dei propri fornitori, a fronte del 34% di cinque anni fa. Tra le aziende con una policy di efficienza idrica solo il 14% ha evidenziato degli obiettivi specifici, ma le emissioni idriche inquinanti (306 tonnellate) sono decisamente più basse della media europea (oltre 15.000 tonnellate) e globale (oltre 1,5 milioni di tonnellate). Virtuosa anche la situazione relativa alla produzione di rifiuti: mentre in media nel mondo si producono 3.681 tonnellate di rifiuti per ogni milione di dollari di ricavi (1.026 in Europa), un’azienda italiana produce mediamente 46,3 tonnellate di rifiuti per milione di dollari di ricavi.
 

Per rendere un’azienda più green bastano pochi step

Come fare per rendere la propria azienda più green e sfruttare quindi il vantaggio competitivo che un’impresa impegnata nella sostenibilità porta con sé? Una delle prime strategie da seguire è quella di un utilizzo efficiente dell’energia, che permetta di ridurre le spese sul consumo. Si possono ad esempio installare pannelli solari o ammodernare i sistemi di illuminazione tramite l’adozione di luci a led. In alternativa è possibile rivolgersi a operatori che garantiscano tariffe convenienti ma con servizi realmente attenti all’aspetto della sostenibilità, proponendo offerte di energia elettrica “green” e tagliate su misura per le aziende; un esempio è Green Network Energy, che ha anche lanciato la campagna #Ripartiamoinsieme per andare incontro ai consumatori in questo periodo complesso.

Sempre in ottica di risparmio sostenibile è consigliabile tenere d’occhio la temperatura interna dei locali aziendali, evitando di impostarla oltre i 20° C in inverno o con più di uno scarto di 5°C rispetto alla temperatura esterna durante l’estate. Particolare attenzione dovrà essere prestata anche alla riduzione dell’inquinamento e dei prodotti di scarto, adottando anche un sistema di raccolta differenziata all’interno dell’azienda. Proprio il riciclo può servire a coinvolgere i dipendenti in questa missione virtuosa, magari anche con l’utilizzo di prodotti compostabili come bicchierini da caffè e bottiglie, senza poi disdegnare lo smart working, altro sistema a favore della sostenibilità in quanto può contribuire alla riduzione del traffico cittadino.

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