‘Bancarotta fraudolenta in concorso’. È questa l’accusa emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di Mario ed Antonio Vuolo, padre e figlio titolari della società ‘Carpenfer S.r.l.’. I due residenti a Castellammare di Stabia avevano dichiarato fallita la loro società dal 17 gennario 2013, tenendo le scritture contabili in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimoniio e del movimento reale degli affari, nonché avevano distratto, occultato e dissipato i beni aziendali, in particolare numerosi automezzi.

Dagli accertamenti è emerso il ruolo centrale di Mario, autore e regista delle operazioni di bancarotta, che, servendosi della complicità del figlio Antonio, ha costruito varie società, tutte operanti nello stesso settore della carpenteria metallica stabiese, tra cui quella utilizzata al posto della fallita Carpenfer.

Le indagini svolte in sinergia tra il Tribunale e la Guardia di Finanza hanno permesso di interrompere un modus operandi costante da parte dei soggetti, per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari ed il sequestro preventivo di un autocarro.

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