Ritenuta affiliata a una banda di usurai di Torre del Greco, dal carcere verrà trasferita agli arresti domiciliari.

A poco più di dieci giorni, Clorinda Palomba, unica tra le persone condotte in carcere nell’ambito del blitz del 21 ottobre scorso, passerà ai domiciliari. Il Gip Mariaconcetta Criscuolo ha accolto la richiesta di alleggerimento della misura cautelare, presentata dagli avvocati Annapaola Palomba e Paolo Giordano. La donna era detenuta presso il carcere di Pozzuoli, su di lei pendono due pesanti capi d’imputazione, usura ed estorsione.

Ad essere colpiti dall’ordinanza furono 11 persone: Gaetano Di Giulio, Alberto Di Giulio, Salvatore Scognamiglio e Clorinda Palomba finirono in carcere; Colomba Cascone, Virginia Raiola, Luisa Zorino, Maria Grazia Candurro, Luigia Di Giulio, Valentina Pinto e Antonio Stampalia furono condotti ai domiciliari. Sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione. Una dodicesima persona, anch'essa destinataria della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, è tuttora ricercata.

Le indagini partirono dopo la denuncia di una panettiera di Torre del Greco, vittima da oltre due anni del racket da diverse famiglie della città. In alcune circostanze era stata costretta a sborsare fino a cento euro in più per ogni giorno di ritardo, con un tasso di interesse del 67 per cento. Fino al momento in cui la donna ha avuto il coraggio di denunciare.

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