Proroga manifestazioni d’interesse per i beni confiscati, accelerata sull’appalto per la videosorveglianza e 22 vigili in più per i controlli in strada.

Sono questi i punti che il comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare ha portato all’attenzione del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione. Una riunione tenutasi all’indomani dall’incontro con il prefetto di Napoli Marco Valentini che ha tracciato un quadro allarmante sulla città di Torre Annunziata.

Sono 346 i cittadini oplontini accusati in maniera definitiva di associazione mafiosa. Una persona su 100, quasi l’un per cento della popolazione di Torre Annunziata. Ecco perché è stata chiesta e ottenuta con urgenza una riunione con il primo cittadino, “strigliato” dal prefetto per alcune contromisure finora disattese.

Verranno quindi prorogate le manifestazioni d’interesse con relative assemblee pubbliche cittadine che verranno informate sulla gestione dei beni confiscati. Oltre a questo, il sindaco ha promesso un’accelerata all’appalto da 700mila euro per l’implementazione del sistema di videosorveglianza comunale, attraverso la stazione unica appaltante del provveditorato delle opere pubbliche. Infine, l’assunzione di ulteriori 22 vigili urbani destinati al controllo delle strade, che andranno sommati ai 15 che sono attualmente in servizio.

L’obiettivo è quello di fermare l’inferno dell’ultimo weekend e che ha certificato lo stato di tensione che si respira negli ultimi mesi a Torre Annunziata. Tanti piccoli gruppi criminali disposti a farsi la guerra per il controllo del territorio. Senza esclusione di colpi. Dai raid intimidatori alle stese, fino agli agguati e, purtroppo agli omicidi come quello avvenuto domenica mattina nella zona sud della città.

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