Un incontro urgente con l’amministrazione Balzano per chiedere spiegazioni sul collocamento di nuovi bidoni per rifiuti indifferenziati e affrontare le problematiche emerse negli ultimi giorni. E’ quanto, di comune accordo, le associazioni “Guernica”, “La Fenice Vulcanica”, “Mamme Vulcaniche”, “Per la difesa e la salute del territorio”, “Rete dei Comuni Vesuviani” hanno richiesto alla giunta di Boscoreale.

MOTIVAZIONI. La richiesta di convocazione nasce dalla constatazione dell’aggravamento, nelle ultime settimane, della situazione rifiuti. “Il collocamento di nuovi bidoni per il conferimento di rifiuti indifferenziati balzato agli occhi dei cittadini – spiegano le associazioni in una nota – è in netto contrasto con la direzione intrapresa nel 2011, che prevede in primis un sistema di raccolta dei rifiuti domiciliare, comprendente anche il rifiuto residuale, sia per le utenze domestiche che non domestiche”. In netto contrasto, quindi, con il sistema della raccolta “porta a porta” in vigore da qualche anno.

Le associazioni lamentano, altresì, la mancata operatività dell’Osservatorio verso rifiuti zero, istituito con delibera 52/2011. Convocato per la prima volta nel giugno 2014 e per la seconda e ultima volta a luglio, quando si discusse la bozza del regolamento, non è mai stato operativo poiché dello stesso regolamento non si è mai più discusso in consiglio comunale. 

“Appare evidente – continuano le associazioni – che dall’ambizione di rendere questo Comune tra i più virtuosi si è passati a un arretramento gravissimo”. Il promesso miglioramento e l’inizio del percorso verso ‘rifiuti zero entro il 2020’ non c’è stato. “Le immagini dei bidoni con cumuli di rifiuti in prossimità del museo Antiquarium – aggiungono – mostrano anche scarsissimo interesse verso il tanto decantato sviluppo turistico del paese. A pagare è sempre la cittadinanza che, nonostante le pesanti imposte sui rifiuti, vede tornare lo spettro delle discariche a cielo aperto viste alcuni anni fa”. In caso di mancata risposta alla richiesta di convocazione nei termini di legge, le associazioni continueranno a mettere in pratica atti di dissenso verso l’attuale situazione.

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