Non è più tempo di chiedere senso di responsabilità per il voto sul bilancio, già manifestato nei due anni precedenti, ma credo che subentri inevitabilmente l’espressione del ‘voto secondo coscienza’”. Concetto e parole di Luigi Buffone, consigliere comunale della lista Boscoreale Democratica, che, in sostanza, sanciscono la rottura con il sindaco Balzano e sembrano delineare una sua fuoriuscita dalla coalizione di maggioranza.

Il bilancio preventivo 2016, da approvare domani 7 giugno in consiglio comunale, rappresenterebbe, pertanto, lo spartiacque di un sostegno finora portato avanti per senso di responsabilità e che, in sede di giunta, con l’assessore Emilia Vitale, ha vissuto spesso di incomprensioni e amarezze. Non un fulmine a ciel sereno per l’amministrazione, dati i recenti ‘acquisti’ messi in pratica. “Ci portano ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, - spiega il consigliere eletto con il simbolo BD – un bilancio di previsione identificato come ‘ingessato’ o ‘tecnico’, dimenticandosi che, già in occasione dell’approvazione del bilancio 2015, si chiedevano per il futuro misure strutturali forti e decise per mitigare i disagi economici dell’Ente”.

A sconcertare Buffone è, in particolare, il percorso con il quale si è arrivati a questo bilancio di previsione. “Nessun passaggio nella commissione consiliare di competenza – argomenta – nessun confronto aperto all’interno della stessa maggioranza, nessuna risposta alle istanze mie personali o di altri consiglieri sulle priorità su cui intervenire”. Richieste che, sulla scorta di quanto continuamente e pubblicamente richiesto da Buffone, avrebbero dovuto concretizzarsi in alcune scelte forti in materia finanziaria, nel potenziamento di alcuni settori della macchina comunale (polizia locale, tributi e urbanistica), in un’efficace riorganizzazione di una macchina comunale per molti aspetti “scollata dalla realtà”. In una gestione congrua e vantaggiosa del patrimonio immobiliare, in un’oculata conduzione dei “contratti in essere” e delle risorse economiche impegnate nei servizi, in una maggiore capacità di creare una rete con le realtà associative, sociali e culturali, in una modernizzazione sulle questioni urbanistiche.

“Sono un militante del Partito Democratico, convinto sostenitore dell’azione politica di rinnovamento e rinascita, intrapresa da Matteo Renzi per l’Italia e da Enzo De Luca per la Regione Campania. Per questo – si chiede Buffone – la mia coscienza mi permette di votare un bilancio che non si fa carico di alcuna trasformazione innovativa e progressista, né di un risanamento finanziario dell’Ente?”

Una domanda retorica che contiene in sé una risposta chiara.

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