E' risultato positivo all'hashish e negativo a cocaina e oppiacei il padre della piccola Giulia, la bimba di 9 mesi di Acerra, che sarebbe stata sbranata dal cane di famiglia, Tyson, mentre era a letto accanto al papà, secondo quanto l'uomo alla Polizia di Stato. Gli investigatori della Polizia di Acerra, coordinati dalla Procura di Nola, hanno anche acquisito i video registrati da alcuni sistemi di videosorveglianza della zona in cui si trova l'appartamento dove la bimba abitava con i genitori, al primo piano del popoloso quartiere Ice Snei. Secondo quanto è stato possibile apprendere, l'obiettivo è quello di verificare eventuali spostamenti dell'uomo nei minuti in cui la bimba è morta. In casa, oltre a Tyson, un pitbull sprovvisto di microchip, c'era anche un altro cane. 

L'avvocato Luigi Montano, legale del papà della piccola Giulia, conferma la positività all'hashish dell'uomo, che il giorno della tragedia alle 4 del mattino si è recato a lavorare al bar dove svolge le mansioni di barista per tornare a casa alle tre del pomeriggio. Secondo quanto si è appreso inoltre, non risulta alcuna denuncia ai danni di Tyson, il pitbull senza microchip che il padre di Giulia indica come il responsabile della morte della figlia. In casa, oltre a Tyson, c'era anche Laika, una meticcia che invece ha il microchip. Il decesso sarebbe avvenuto tra le 22,30 e la mezzanotte: il papà, quando si è svegliato, ha trovato la figlia a terra. Il 24enne Vincenzo Loffredo è indagato a piede libero per omicidio colposo. Il narcotest, secondo quanto si è appreso, sarà ripetuto dagli investigatori. 

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