Solo silenzio e una famiglia che nel dire addio alla bimba di nove mesi uccisa da un pitbull ha chiesto di spegnere le telecamere. Si sono svolti a porte chiuse i funerali della piccola Giulia, la bimba di nove mesi morta nella notte tra sabato e domenica e aggredita dal pitbull di famiglia mentre dormiva accanto al papà nel lettone dei genitori in un appartamento ad Acerra.

La famiglia, che ieri aveva chiesto di spegnere i riflettori nella giornata dedicata all'ultimo saluto alla piccola, ha preferito anticipare i funerali e restare con pochi intimi nel Duomo di Acerra, ed all'uscita del feretro, nell'antistante piazza, sono stati fatti volare decine di palloncini riuniti a forma della coroncina del santo rosario. Il carro funebre è stato fatto uscire dal retro del Duomo, seguito dall'auto con a bordo i genitori, circondata dagli amici che hanno voluto evitare le riprese e le foto facendo scudo ai finestrini.

"Avete affidato Giulia alla Madonna. Ripartite dal vostro amore che vi aveva donato questa meravigliosa bambina che ora si trova sotto il manto della Vergine». Ha detto don Gustavo Arbellino, vice parroco della Cattedrale dove, solo lo scorso dicembre, la piccola era stata battezzata. I genitori, si è appreso, hanno ascoltato le parole del sacerdote accanto alla piccola bara bianca, senza distogliere lo sguardo dal feretro. Poco distanti da loro i nonni e bisnonni della piccola.

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