Bimbo di nove mesi gravissimo, trauma cranico e lesioni sul corpo: indagini sui familiari
Resta in pericolo di vita
07-06-2025 | di Redazione

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Bimbo di 9 mesi in condizioni critiche, indagini in corso sui suoi familiari. Il piccolo ha riportato varie fratture e un trauma cranico. Restano estremamente critiche le condizioni del piccolo Pietro, il neonato di appena nove mesi ricoverato in terapia intensiva all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli, con una prognosi che resta strettamente riservata. Il bambino, originario di Villammare, frazione costiera di Vibonati, nel Salernitano, è stato trasferito d'urgenza in eliambulanza giovedì scorso, dopo un primo intervento salvavita effettuato dai medici dell'ospedale di Sapri.
È stato proprio presso il presidio ospedaliero saprese che il neonato è giunto in condizioni disperate: in coma profondo, disidratato e con evidente ipotonia muscolare. Decisivo l'intervento dell'equipe del dottor Emidio Ciancola, responsabile dell'Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, che ha stabilizzato il bambino attraverso intubazione e monitoraggio intensivo, permettendo il successivo trasferimento a Napoli.
All'arrivo al Santobono, i medici si sono trovati di fronte a un quadro clinico drammatico: esteso edema cerebrale, fratture al cranio nella zona posteriore dell'orecchio, rottura del femore destro e vecchie lesioni alle costole. Due delicatissimi interventi neurochirurgici sono stati già eseguiti nel giro di poche ore per ridurre la pressione intracranica, ma il piccolo continua a lottare tra la vita e la morte. Le prossime ore saranno decisive, mentre resta forte la preoccupazione di medici e familiari. Sulle cause delle gravi ferite riportate da Pietro stanno ora lavorando intensamente i carabinieri della Compagnia di Sapri, su incarico della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro.
Gli inquirenti, che si sono recati anche al Santobono, hanno ascoltato nelle ultime ore la madre del bambino, il suo attuale compagno e il padre biologico, per cercare di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Secondo quanto trapelato, le lesioni sarebbero avvenute in momenti differenti: alcune, come la frattura del femore, risalirebbero ai giorni precedenti, mentre i traumi cranici sarebbero compatibili con un evento molto recente. Elementi che gli investigatori stanno verificando con grande attenzione. Il quadro familiare è complesso: Pietro vive con la madre, una 29enne originaria di Licusati, frazione di Camerota, trasferitasi da alcuni mesi a Villammare, e con il suo nuovo compagno. Con loro anche il fratellino maggiore, di quattro anni. Il padre del neonato, un panettiere residente a Sapri, si è precipitato in ospedale appena informato del ricovero del figlio. La coppia, separata da qualche mese, è ora coinvolta in un'indagine giudiziaria, anche alla luce di una denuncia per presunti maltrattamenti presentata di recente dalla madre contro l'ex compagno. Nel frattempo, la donna ha pubblicato un post su Facebook nel quale esprime perplessità su quanto avvenuto il 28 maggio, quando si era recata al prontosoccorso di Sapri per problemi respiratori del piccolo. In quell'occasione - ha scritto - Pietro era stato dimesso con una semplice prescrizione antibiotica. La madre ha anche chiesto rispetto per chi l'ha accompagnata in ospedale e per chi sta affrontando questo momento di immenso dolore al suo fianco.
Numerosi, nel frattempo, i messaggi di affetto e vicinanza giunti sulla sua pagina social. Amici, conoscenti e cittadini commossi dalla drammatica vicenda stanno esprimendo solidarietà, mentre cresce l'attesa per un eventuale aggiornamento sulle condizioni del piccolo. L'intera comunità del Golfo di Policastro resta con il fiato sospeso, sperando in un miglioramento che, al momento, appare ancora lontano. Le indagini proseguono senza sosta e nelle prossime ore non si esclude che possano emergere elementi decisivi per chiarire le responsabilità di quanto accaduto.
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