Il blitz di carabinieri e vigili urbani alla Monsignor Orlando ha riportato in auge il problema sociale dei rom. Le famiglie del rione Carminiello sono preoccupate da questa escalation di episodi, che negli ultimi giorni sta minando la vita dei bambini del quartiere. Dopo il sopralluogo delle forze dell’ordine, anche Giosuè Starita, sindaco di Torre Annunziata, ha voluto dire la sua sulla vicenda.

Cosa ne pensa del blitz di questa mattina?

“E’ giusto che si facciano le dovute verifiche, perché le preoccupazioni dei cittadini vanno sempre ascoltate. Bisogna evidenziare che in quello stabile vive soltanto il custode e nessun altro, ma l’area è stata comunque messa in sicurezza. Poi saranno le forze dell’ordine a sviluppare un monitoraggio attento del territorio. L’Amministrazione resta sempre attenta e vigile su tale situazione”.

I rom sono un problema per Torre Annunziata?

“Questo è un dilemma di portata nazionale, tanto che sei anni fa il Governo istituì un commissariato nazionale per la loro identificazone. La nostra città non è l’ombelico del mondo, ma la questione ha una cassa di risonanza molto ampia. Già in passato abbiamo compiuto degli interventi a via Fucine e non siamo intenzionati a fermarci. Però non deve mai mancare il clima di solidarietà e rispetto da ambo le parti”.

Tra poco verrà sgomberato il campo degli slavi di Largo Macello. A che punto è la situazione?

“In quella zona vivono 37 persone, che hanno la residenza nella nostra città ed è importante sottolinearlo. Siccome tra qualche settimana inizieranno i lavori per la bretella del porti abbiamo trovato una soluzione, che permetterà loro di vivere in condizioni dignitose. E’ stato individuato uno stabile, che a breve verrà reso noto. Per quanto riguarda i tempi ancora non possiamo essere precisi. Tutto potrebbe slittare al 2016”.

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