Associazione a delinquere e falso ideologico in atto pubblico, il tutto per evadere l’IVA con fittizie immatricolazioni auto dalla Romania e dalla Germania verso l’Italia, con la complicità di due funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Napoli (entrambi indagati per corruzione e di Castellammare di Stabia). Queste le pesantissime accuse mosse nei confronti di 15 persone, residenti tra Castellammare, Torre Annunziata, Trecase, Boscoreale, Pozzuoli, Somma Vesuviana, Portici, Sant'Antonio Abate, Quadrelle (Avellino) e Latina, nell’ambito di una maxi-inchiesta coordinata dai pm della Procura della Repubblica oplontina, Andreana Ambrosino e Silvio Pavia. Una vera e propria truffa milionaria ai danni dello Stato (la cui entità non è ancora nota), che per l’accusa andrebbe avanti addirittura dal 2010, attorno a uno ‘sospetto’ giro di compravendita di automobili dall’estero.  

LE INDAGINI. Dall’inchiesta emergerebbe che 21 società (10 delle quali fittizie e con sedi a Castellammare di Stabia, Gragnano e Torre Annunziata) collaboravano per evadere il versamento dell’IVA. Ingegnoso il meccanismo utilizzato: le società ‘fantasma’, riconducibili a quelle ‘reali’ degli indagati, senza sede operativa, né ‘show-room’, dichiaravano al fisco di svolgere un’inesistente attività di autonoleggio, sfruttando la compiacenza dei funzionari delle Entrate ora sotto inchiesta. Le imprese acquistavano auto da ignari privati tedeschi e rumeni, senza pagare così imposte. Le macchine venivano poi subito rivendute alle 11 concessionarie di auto usate (queste sì esistenti e davvero operative), comportando la seconda evasione dell’IVA e permettendo alle stesse di proporre prezzi ‘competitivi’ ai clienti finali in provincia di Napoli.

Ieri la Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia (diretta dal capitano Mario Aliberti e con la collaborazione delle Fiamme Gialle del gruppo di Torre Annunziata, agli ordini del colonnello Carmine Virno) ha passato al setaccio le sedi delle concessionarie nel mirino della Procura alla ricerca di fatture, appunti, titoli di credito, agende, pc e files informatici. Documentazione e strumenti utili a ricostruire il per ora ipotetico, ma molto probabile immenso giro d’affari costruito in cinque anni.

FUNZIONARI ENTRATE IRREPERIBILI. Nei guai, per corruzione, sono finiti pure due funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Napoli (G.G. di 58 anni e G.A. di 61, entrambi residenti a Castellammare). Anch’essi destinatari del decreto di perquisizione spiccato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. I due funzionari, al momento, risulterebbero irreperibili. Pare siano all’estero. Proprio nell’Europa dell’Est. 

 

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