Boccia Gate a Pompei, Sangiuliano smentito e i viaggi pagati dal ministero
Dopo giorni di silenzio, Maria Rosaria Boccia risponde su instagram, smontando punto per punto la linea di difesa
03-09-2024 | di Marco De Rosa
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Due giorni di silenzio, mentre esplodeva il caso che da Pompei rischia di travolgere il Ministero della Cultura. E dopo quarantotto ore di no comment arrivano le prime risposte di Maria Rosaria Boccia, la donna accusata di aver ricevuto informazioni top secret riguardanti il prossimo G7, che si svolgerà proprio nella città del Santuario.
Su instagram ha risposto punto per punti alla lettera che il ministro Gennaro Sangiuliano ha inviato ai giornali e alla premier Giorgia Meloni sui rapporti che intercorrono con la Boccia.
“Siamo sicuri che la nomina non ci sia mai stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile… La riascoltiamo insieme?”. E poi: “In questi mesi io non ho mai pagato nulla: i viaggi li organizzava la segreteria del ministro”.
“Il gabinetto ha riscontrato potenziali conflitti di interesse”, ha scritto Sangiuliano per giustificare la mancata nomina della Boccia. “Quando lo avrebbe riscontrati?” si chiede la donna. “Durante le vacanze estive? Il capo di gabinetto era presente da remoto alla riunione del 15 agosto perché era in ferie. Sotto l’ombrellone ha verificato i miei potenziali conflitti di interesse? E soprattutto quali sono?”.
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Sangiuliano scrive che, per via di questi conflitti di interesse, non ha dato seguito alla nomina. “Siamo sicuri ce non ci sia mai stata?” dice Boccia. Che fa intendere di avere una registrazione che mette spalle al muro il ministero. “A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile… La riascoltiamo insieme?”.
Boccia sostiene di aver partecipato anche a diverse riunioni operative sul G7 di Pompei, al contrario di quello che dice Sangiuliano. Prima, in risposta a Meloni che aveva sostenuto che la donna non avesse avuto accesso a informazioni riservate, ha pubblicato alcuni documenti interni. Poi ha attaccato. “Non abbiamo mai fatto riunioni operative?” si è chiesta ironicamente. “Non abbiamo fatto sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?”.
Infine il capitolo relativo ai soldi pubblici che sarebbero stati spesi per la Boccia. Sangiuliano (e anche il Sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, ndr) sostengono di non aver impegnato per lei alcun euro. Ed è su questo anche che Meloni ha fissato anche la linea di difesa del suo ministro. Linea che Boccia bombarda. “Io non ho mai pagato nulla” scrive. “Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tant’è che tutti i viaggi sono stati organizzati dal capo segreteria del Ministro”.
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