"Non sono una millantatrice, la nomina c'era". Lo ha ribadito Maria Rosaria Boccia, questa sera a Piazza pulita su La 7, riferendosi alla designazione come consigliere per i grandi eventi del ministero della Cultura da parte dell'allora ministro Gennaro Sangiuliano.

"La nomina era stata istruita, poi c'erano dei tempi tecnici, mi hanno detto che era prassi che il consigliere cominiciasse" a collaborare, ha detto ancora. Ma il 16 agosto "capisco perché vengo rimossa dalle chat del ministero". Senza rispondere a domande su chi sia stato a far "stracciare" la nomina, Maria Rosaria Boccia ha detto che "il problema è se questa azione la compie chi non fa parte del governo".

Pur trincerandosi spesso dietro all'impossibilità di rispondere a domande troppo precise perché c'è un procedimento in corso ("qui dietro c'è il mio avvocato a controllarmi", ha detto) l'imprenditrice di Pompei ha detto di nutrire fiducia: "Credo della magistratura ed ho delle prove che smontano tutto l'esposto".

Nel colloquio, Maria Rosaria Boccia ha ricordato di aver frequentato il parlamento dal 2019, in particolare il gruppo di Noi moderati e di Italia viva ("ma non Matteo Renzi"), Poi di aver conosciuto il ministro Lollobrigida ad un incontro dell'intergruppo per la dieta mediterranea, "ma forse per dieci minuti". Quanto a Sangiuliano, "io sono convinta che non è stata una sua scelta andare al Tg1".

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