«Negli ultimi giorni un nostro associato – spiega Agostino Ingenito, presidente dell’Abbac – ha ricevuto diverse telefonate, tutte dello stesso tono. La persona dall’altro capo del filo, senza troppi giri di parole, faceva questa proposta: “Ho ricevuto il codice Qr per il bonus vacanze e sono disposto a cederlo senza soggiornare presso la tua struttura in cambio della metà della somma”». Telefonate in serie, avvenute nell’arco di pochi giorni: «Qualcuno diceva che si sarebbe  accontentato anche di una percentuale inferiore e altri pretendevano di più. Parliamo di somme che vanno dai 150 ai 500 euro,a seconda del numero di componenti del nucleo familiare».

Furbetti sì, ma fino a un certo punto.  «È vero – conferma il presidentedi Abbac – visto che per loro stessa ammissione si tratta di persone che risiedono nella stessa zona o nelle vicinanze della struttura ricettiva». In pratica sarebbe come affermare di trascorrere le vacanze nel b&b che si trova nell’appartamento di fronte. Decisamente inverosimile.

Lo racconta oggi Il Mattino,  a seguito della denuncia, dell’  associazione delle strutture extralberghiere regionali, che ha già segnalato diversi casi alle forze dell’ordine

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