Il gioco d’azzardo sta subendo notevoli cambiamenti negli ultimi anni. Le tecnologie hanno portato il mondo del gambling e del betting al passo successivo, ampliando il proprio raggio d’azione e i propri introiti economici.

Di conseguenza, è diventato indispensabile introdurre normative adeguate per tutelare le case di produzione e permettere ai giocatori di divertirsi in maniera sana e responsabile in totale sicurezza e trasparenza. Negli ultimi anni infatti l’Europa, e quindi anche l’Italia, ha vissuto una netta rivoluzione per quanto riguarda la regolamentazione del gioco d’azzardo online. Lo dicono gli esperti.

Modello multi-licenza: lo studio dell’EGBA

Recentemente l’European Gaming and Betting Association (EGBA) – associazione internazionale che riunisce gli operatori di gioco online – ha condotto un’approfondita analisi per saperne di più sulle regole utilizzate nei vari casinò online dai paesi europei. È emerso come il modello multi-licenza sia oggi l’approccio normativo predominante nel continente europeo.

Ma di che cosa si tratta? Il modello multi-licenza prevede che più società possano offrire servizi di gioco d’azzardo e scommesse sportive online all’interno degli stessi confini nazionali, a patto però che vengano rispettate determinate condizioni normative. Questo ovviamente è fatto per garantire sicurezza e trasparenza ai giocatori, soprattutto per coloro che sono soliti effettuare le scommesse calcistiche di Planetwin365.

Il risultato di questa analisi è stato chiaro ed eclatante: addirittura 27 paesi europei su 31 studiati utilizza una qualche forma di multi-licenza per il gioco d’azzardo online – in particolare nel gioco delle slot-machine – evidenziando peraltro una forte tendenza verso i mercati aperti e competitivi.

Escluse da questo macro-gruppo sono Finlandia, Islanda e Norvegia, le quali mantengono modelli di diritti esclusivi – ovverosia garantendo ai propri enti statali nazionali il monopolio su ogni tipo di servizio di gambling online. Va detto però che la Finlandia è all’interno di un iter legislativo e si prevede possa introdurre un quadro definitivo di modello multi-licenza entro il 2026. A questi paesi si aggiunge per ultimo il Lussemburgo, che non vanta alcun tipo di normativa specifica per il gioco d’azzardo online.

Tra i 27 paesi con multi-licenza invece, ce ne sono 23 che presentano un modello di multi-licenza completo per tutti i prodotti nazionali di gioco d’azzardo certificati. Gli altri 4 invece vantano un modello misto con multi-licenza parziale: Svizzera e Slovenia sono in possesso del monopolio per le proprie scommesse sportive online, mentre Polonia ed Austria registrano il monopolio per poker e casinò online – a cui si aggiunge la multi-licenza per gli altri prodotti del settore del gambling.

Cosa significa tutto ciò? Che l’Europa sembra essere sulla buona strada in termini di regolamentazioni.

Le parole del segretario generale dell’EGBA: questa è la strada giusta

A margine di quest’analisi ha parlato Maarten Haijer, segretario generale proprio dell’EGBA, che ha chiarito come questa sia la strada giusta da seguire per l’Europa e a cui dovrebbero unirsi anche tutti i paesi ancora restii.

E’ innegabile come l’Europa si stia lanciando sempre più verso un modello di multi-licenza per il gioco d’azzardo online. Ci sono ancora alcune eccezioni, è vero, ma i governi stanno pian piano capendo quale sia la strada giusta da percorrere. Se la concorrenza online è ben regolamentata, allora è più facile raggiungere gli obiettivi di politica pubblica, specie quelli legati alla protezione dei consumatori e alla generazione delle tasse.

Tutto ciò è dimostrato a maggior ragione da questo recente inizio di transizione della Finlandia verso un modello con multi-licenza: i monopoli del gioco d’azzardo online nell’Unione Europea stanno terminando e questo lascerà un profondo segno a livello normativo. Ritengo inoltre che ci siano alcuni paesi con monopoli parziali o divieti sui propri prodotti che avrebbero le possibilità per lottare e pretendere un cambiamento: serve maggior coerenza ed efficacia nelle loro politiche, pian piano bisogna eliminarle.

Sono sicuro che il modello multi-licenza garantisca il miglior percorso per elevare ai massimi livelli la protezione dei consumatori, aumentare le entrate fiscali ed assicurare un controllo normativo sempre più rigido. Penso che sia giunto il momento per gli ultimi paesi rimasti senza il modello di multi-licenza di abbandonare le vecchie filosofie ed abbracciare in maniera definitiva queste nuove forme di regolamentazione online”.

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