Contagi tra medici e infermieri nel pronto soccorso di Castellammare. Il reparto di frontiera in cui arrivano pazienti da tutti i comuni vicini, compresa Torre Annunziata, è in tlt. Sono 25 gli operatori sanitari a casa in isolamento, con il reparto stabiese in grave emergenza personale e sovraffollato. Pazienti Covid sulle barelle nei corridoi nell'ala destinata ai positivi, almeno 25 in queste ultime ore senza la possibilità di monitorarli. Sono sette i prosti letto, ma il triplo i malati. "Così non riusciamo a curare nessuno". E' il grido di allarme lanciato dal primario del Pronto soccorso, Giuseppe Aiello, in una lettera indirizzata al direttore sanitario del San Leonardo, Mario Muto, e ai vertici dell'AslNa3. Il rischio evidenziato nella nota è anche quello che si contagino i pazienti che arrivano nel reparto d'urgenza con altre patologie. Con la grave carenza di personale sono sempre gli stessi i medici e gli infermieri costretti ad assistere i malati delle due ale. "Non garantiamo i livelli minimi di assistenza nè per i malati Covid, nè per gli altri" si legge nella nota, inviata nella giornata di sabato, e che per il momento non ha avuto risposta.

Del resto i pazienti Covid a Castellammmare dovrebbero essere solo di passaggio. Ma con i posti letto occupati in tutti i Covid Hospital non si riesce a trasferirli. "Prima di quattro o cinque giorni" scrive il primario. Attivati anche altri otto posti letto in Medicina d'urgenza, "non bastano a soddisfare la richiesta in questa fase pandemica" si legge. 

Ancora più forti i toni del sindacato. Questa mattina sulla scrivania dei diirgenti Asl è arrivata anche una nota-denuncia della Fials. "Pazienti che arrivano negativi, dopo due o tre giorni risultano positivi. Il contagio avviene in reparto" scrivono i sindacalisti della Fials Gennaro Iovino e Valcaccia. In attesa di una risposta dall'Asl. 


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