È stato nient'altro che un armistizio momentaneo quello firmato tra Ciro Borriello e i dissidenti della maggioranza a Torre del Greco. La nomina di Ferdinando Guarino in Giunta non è servita a calmare acque pronte ad agitarsi nuovamente in vista di una nuova poltrona da assegnare.

C'E' POSTO PER TE. È tutto qui il movente dell'ennesima rottura in maggioranza: litigi sui ruoli da assegnare. La poltrona ambita stavolta è quella di Presidente del Consiglio Comunale. Ma per arrivarci, si passerà quasi certamente da uno scontro totale che riguarderà (e di fatto sta già riguardando) la Giunta comunale. I dissidenti (Cinzia Mirabella, Annalaura Guarino, Luigi Caldarola, Stefano Abilitato e Antonio Trieste) vorrebbero la figlia dell'ex consigliere di AN, Franco Mirabella, a capo del consiglio comunale. Borriello ha invece pronto il nome di Pasquale Brancaccio.

LE DELEGHE FUORI GIUNTA. La quadra  sulla presidenza non si trova, e il sindaco decide di mandare un segnale chiaro al gruppo di oppositori: via le deleghe a Ferdinando Guarino in favore di due consiglieri comunali. A beneficiare della "gentile concessione" di Borriello sono il fedelissimo Carmine Gentile e l'ex capitano della Turris, Vittorio De Carlo. Al primo la delega ai servizi cimiteriali; al secondo quella allo sport. Ma la decisione è mal digerita dal gruppo di dissidenti. E gli animi si scaldano.

IL SENSO DEL RIDICOLO. L'armistizio era già saltato due settimane fa. Non nelle stanze dei bottoni, ma su facebook. Protagonisti: Luigi Caldarola e l'assessore Romina Stilo. Il consigliere di Forza Italia postò un commento sulla mancata pubblicazione della graduatoria per i buoni libro. La risposta, laconica, dell'assessore alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità fu: "Pensi a non essere ridicolo e realizzare qualcosa per la città." La polemica degenerò ben presto in post pubblici su pareri personali. Era il prologo allo scontro che porterà al rimpasto di Giunta.

LE DONNE. C'è inoltre il nodo tutto al femminile da risolvere tra le quote rosa di Giunta: Romina Stilo e Annarita Di Donna (candidata alle comunali proprio in coppia con Luigi Caldarola). Nemmeno tra le uniche due donne della squadra borrielliana scorre buon sangue. L'attrito ha radici nello "scippo" della delega alle Pari Opportunità fatto dalla Stilo alla Di Donna mesi fa. Strappo mai più ricucito e che è tornato a sanguinare proprio pochi giorni fa quando chi frequenta le stanze di Palazzo La Salle ha potuto assistere ad un faccia a faccia dai toni alti tra le due contendenti.

IL MIGLIOR ‘AMICO’. Guarino e Di Donna sono quindi i due principali indiziati a cedere il passo. A conti fatti, il migliore amico di Borriello al momento è il vicesindaco Donato Capone. Lo stesso Capone che all'inizio del 2015 aveva sottratto al gruppo "Borriello Sindaco" i consiglieri De Carlo e Capuani. Lo stesso che preparava "l'attacco dell'avvoltoio" alla poltrona del primo cittadino in caso di condanna (poi non avvenuta) di Borriello per lo scandalo abusivopoli.

Quello stesso Capone, ora è la stampella di una Giunta comunale traballante.

Ecco il motivo della delega allo sport per De Carlo. Ecco perché pare si possano aprire proprio per i "seguaci caponiani" le porte della Giunta comunale.

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