Boscoreale, al teatro Minerva un processo per droga simulato con gli studenti
Mattinata all'insegna della legalità per gli alunni della Secondo Dati
23-11-2022 | di Redazione
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Un incontro formativo finalizzato alla simulazione di un processo penale per reato di droga si è svolto al Teatro Minerva di Boscoreale. Vi hanno partecipato le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo 2° Dati guidato dal dirigente scolastico, professor Pasquale Mirone.
Il progetto è stato realizzato dalla Camera Penale di Torre Annunziata con la partecipazione del Tribunale e della Procura. L'iniziativa didattica, fortemente sostenuta dal preside Mirone, ha avuto come scopo quello di fornire ai ragazzi nozioni giuridiche per una riflessione attenta e partecipe su scelte, stili e comportamenti di vita corretti. L'iniziativa, è stato spiegato, "ha una doppia valenza, formativa ed educativa, che induce a riflettere sui comportamenti personali, civili e sociali per la realizzazione di una società migliore in tutti i suoi aspetti. Il fenomeno della droga rappresenta un problema quanto mai sentito nel territorio di Boscoreale, terra da troppo tempo martoriata da questa piaga endemica".
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All'iniziativa hanno partecipato il giudice, Gabriella Ambrosino, il pm Giuliano Schioppi, gli avvocati Massimiliano Sartore e Lisa Nastri (gli ultimi due rappresentanti della Camera Penale di Torre Annunziata) e, Pinto e Gallo. Sono intervenuti anche il maresciallo Massimo Serra, comandante della stazione dei Carabinieri di Boscoreale, e il maresciallo Mario Capuano, vice comandante della stazione di Boscoreale. Questa manifestazione è stata patrocinata dal Comune di Boscoreale, rappresentato dal sindaco Antonio Diplomatico che è intervenuto nel dibattito con riflessioni rivolte agli alunni sull'importanza dell'educazione alla convivenza civile che rappresenta uno dei compiti fondamentali che la scuola è chiamata ad assolvere. Ha introdotto la mattinata il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo 2 Dati, Pasquale Mirone che ha parlato dell'importanza e del valore della giustizia a cui ogni cittadino dovrebbe ispirarsi per vivere in maniera civile nel contesto sociale di appartenenza. In seguito, è iniziata la simulazione di un processo per droga, che ha coinvolto in maniera attiva gli alunni presenti, grazie un'interazione dei singoli "attori" del Processo.
Un messaggio importante rivolto ai giovani è stato quello di considerare la sanzione, non come un atto punitivo da parte dello Stato nei confronti della persona, bensì un gesto rivolto alla rieducazione del singolo e alla sua reintegrazione nella società. "Tale esperienza - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - è stata un'occasione importante per la crescita sociale e morale dei nostri discenti i quali sono chiamati a sviluppare una coscienza critica e attenta di fronte alle sfide della complessa società in cui viviamo".
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