E’ stata una fiammella, una luce ad accogliere Tonino Scala e Carlo Avvisati per la presentazione del libro edito dalla casa editrice Il Quaderno Edizioni scritto dallo scrittore stabiese dal titolo emblematico: La Camorra uccide, il silenzio pure, ovvero la camorra spiegata ai ragazzi.

La scuola nella quale è stato presentato il libro che segue un filone iniziato dallo stesso autore con La Costituzione siamo noi è la Castaldi Rodari di Boscoreale.

Gli alunni dell’istituto scolastico di via Passanti e che sorge all’interno del quartiere Piano Napoli, hanno voluto accendere una fiammella di speranza e con la quale hanno voluto simbolicamente adottare le vittime innocenti di camorra durante la settimana della legalità, organizzata dalla dirigenza scolastica.

La mattinata è iniziata con una lezione del professor Carlo Avvisati sulla storia della camorra. Poi le domande dei ragazzi e l'intervento di Tonino Scala che partendo dal libro ha provato a descrivere situazioni di vita ordinaria per ragazzi e insegnanti che segnano in modo inequivocabile la vita di chi vive alle falde del Vesuvio. Obiettivo ambizioso quello di Tonino Scala: far conoscere ai giovani la camorra per allontanarli da quello che definisce il male assoluto della nostra terra, un cancro che tarpa le ali e soffoca.

Tonino Scala dopo il successo de “La Costituzione siamo Noi, ovvero la camorra spiegata ai ragazzi” torna con un libro indirizzato ai nostri giovani. Questa volta passa dalle elementari alle medie inferiori e superiori, ma il testo è adatto a tutti. Nel titolo un omaggio chiaro a Peppino Impastato ucciso dalla mafia “La camorra uccide, il silenzio pure…ovvero la camorra spiegata ai ragazzi”. Pubblicato da Il Quaderno Rdizioni in una collana dedicata ai ragazzi, scritto dall’autore stabiese e rielaborato dai ragazzi di alcune scuole di Castellammare di Stabia, Poggiomarino, Boscoreale  Pompei e Napoli. Un libro che parte dal sogno di un professore che insegna in una scuola media in provincia di Napoli e che immagina una città completamente diversa da quella in cui viviamo. Per il professore la realtà è ben più dura, al risveglio si ritroverà a fare i conti con i problemi dei trasporti, della circumvesuviana che quando passa, se passa, è stracarica di uomini, donne e problemi, tanti problemi. Giunto in classe il professore si accorge dell’assenza di una sua alunna: è morto il padre, gli viene riferito. Morto… ucciso dalla camorra. Nascerà un dialogo duro e crudo, un vero e proprio confronto, scevro da luoghi comuni, un contraddittorio alla pari con i suoi ragazzi sulla criminalità organizzata. Un libro che parte da un sogno per confrontarsi con una realtà: la nostra.

Non è la prima volta che Tonino Scala si trova a parlare di camorra, già presidente della Commissione regionale Anticamorra, lo scrittore stabiese con più pubblicazioni (Quaquaraquà, Disonorevoli, Da onorata società a spa ed altri) ha affrontato quello che lui definisce il cancro della nostra terra. Scala in questo libro come in tanti altri pubblicati nella sua lunga carriera di scrittore parla di storie di vita vissuta, di vita rubata. Storie ascoltate da voci impaurite e amici fidati. Scala è convinto, da sempre, che attraverso questi racconti di vita quotidiane alle falde del Vesuvio, che parlare ancora di camorra e di camorristi, senza stancarsi mai sia un modo non per esorcizzare il male, ma per far capire qual è la sottile linea di demarcazione tra il bene e il male.

Ogni capitolo di questo libro è corredato da schede elaborate dagli studenti, con domande ed approfondimenti. Il volume si chiude con un piccolo dizionario, sempre realizzato dai ragazzi, con le parole da conoscere ma da evitarle.Il libro può essere definito come uno sguardo innocente su un mondo incomprensibile e spietato, ma purtroppo reale. Una voce coraggiosa e libera per spiegare ai ragazzi la sottile linea di demarcazione che c’è tra il bene e il male. Il ricavato del libro sarà devoluto all’Associazione “Contro le Mafie” aderente a Libera.

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