Nuovo giorno, vecchie e cattive “abitudini”, per usare un eufemismo. A Boscoreale, dinanzi al plesso Cangemi dell’omonimo istituto comprensivo, con l’inizio dell’anno scolastico, persistono fermata e sosta di vetture non autorizzate all’interno delle strisce gialle, nei posti riservati agli accompagnatori dei bambini disabili.

Spesso e volentieri, dunque, in conseguenza di questa deprecabile prassi, ormai consolidata, i bambini disabili, di fatto, non possono usufruire di un proprio diritto. A maggior ragione, se si tratta di un handicap fisico. I momenti critici sono gli orari di ingresso e di uscita dei bambini dal plesso, in cui alcuni automobilisti, senza contrassegno, spesso accompagnatori di bambini normodotati, occupano gli spazi riservati, pur non avendone diritto. Quattro i posti destinati ai diversamente abili, oggetto di continua trasgressione, uno alla sinistra e tre alla destra del cancello di ingresso. Tutto questo nonostante gli striscioni affissi dalle mamme dei bambini disabili che hanno scelto questo sistema per scoraggiare gli incivili. “Lasciate liberi i posti!”, recita uno striscione. “La stupidità non è un handicap… parcheggia altrove”, è scritto sull’altro. Messaggi chiari che testimoniano l’attualità del problema.

“Inciviltà, menefreghismo, maleducazione – spiega Gina, mamma di Carolina, bambina autistica –. Questi comportamenti non possono essere definiti in altro modo. Non è un problema di quest’anno. Già l’anno scorso tali episodi si verificavano e ne parlammo anche con il sindaco, che non ci garantì la presenza costante dei vigili. Questa volta abbiamo agito in maniera diversa: dapprima, abbiamo risollevato la problematica tramite i social network e, in un secondo momento, abbiamo deciso di appendere gli striscioni”.

In particolare, un episodio sconcertante, avvenuto lo scorso giovedì, ha determinato la dura presa di posizione dei genitori. Il padre di Andrea, un ragazzo di terza media costretto sulla sedia a rotelle, dopo aver fatto la notare la trasgressione ad un automobilista, fu, da quest’ultimo, aggredito verbalmente, rincorso e addirittura minacciato, al grido di “Domani vengo con la mazza!”. “Sono episodi che lasciano di stucco. L’anno scorso chiedevamo almeno una turnazione dei vigili tra le varie scuole – continua la signora Gina – Riteniamo che basterebbe far scattare qualche multa per scoraggiare questi incivili. La voce girerebbe ed avremmo meno problemi”.

Un piccolo risultato è stato, comunque, raggiunto. Intorno alle 8.40, a dieci minuti dal suono della campanella per l’inizio delle lezioni, sono arrivati finalmente due vigili, che hanno scoraggiato le soste selvagge. Tuttavia, prima del loro arrivo, come testimoniano le foto, sono continuate le contravvenzioni. “Ma come si fa! – ha esclamato un’altra mamma, dopo aver notato l’ennesima flagranza – Non vedono né i segnali né gli striscioni”. Una cecità ‘fisica’ che altro non è che una cecità delle coscienze civiche, ormai offuscate e insensibili a problematiche etiche e sociali.

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