Sabato 31 marzo 2018, il giorno prima della domenica di Pasqua, dalle ore 9.00 alle 13.00 in piazza Vargas a Boscoreale, ritorna il Mercato della Terra, realizzato dalla Condotta Slow Food Vesuvio in collaborazione con il Comune.

L’appuntamento del sabato santo offre la preziosa opportunità di acquistare direttamente dagli agricoltori dell'associazione della chiocciola le verdure per la minestra maritata, il carciofo violetto di Castellammare di Stabia, presìdio Slow Food, meglio conosciuto come il “carciofo di Schito”, a loro volta protagonisti sulla tavola pasquale, così come le fave lunghe di Somma e i piselli centogiorni, il giovanissimo presidio Slow Food presentato ufficialmente in occasione di Leguminosa.

Al Mercato partecipano agricoltori e produttori di varietà che rischiano di scomparire e che Slow Food ha deciso di preservare attraverso un importante progetto internazionale, che sta salvando dall’estinzione decine di varietà vegetali e animali.  Il Mercato della Terra costituisce un momento gioioso di condivisione, dove è possibile incontrare gli agricoltori e artigiani del food, impegnati a custodire le varietà storiche dei territori di appartenenza. Uno spazio di rilievo è dato al paniere vesuviano che si prefigge di salvaguardare la biodiversità agricola dell'areale intorno al vulcano, unica per la ricchezza e l'alta qualità dei prodotti. All’appuntamento di sabato Slow Food Vesuvio, nell’ambito del laboratorio del gusto, realizzato per raccontare un prodotto, un cibo, una pietanza, lo chef Aniello Falanga proporrà il “Piatto Santo”, preparato con uso di fave del Vesuvio e pecorino Conciato Romano, presìdio Slow Food. La degustazione è prevista per le ore 12:00. 

“Ai banchi di vendita  - spiega Patrizia Spigno, fiduciaria della Condotta Slow Food Vesuvio - vi saranno molti giovani che in prima persona hanno scelto di dedicarsi all'agricoltura secondo principi di rispetto verso la storicità dei prodotti, la loro stagionalità e l'ambiente. Tra questi il giovane Raffaele Sodano di Pomigliano d'Arco la cui azienda di famiglia si è specializzata nella coltivazione di papaccelle napoletane, fagiolo dente di morto di Acerra e antico pomodoro di Napoli, tutti presìdi Slow Food. Da Alife, nell'alto casertano,  - aggiunge Patrizia Spigno - arriva Antonietta Melillo che ha rilanciato con successo la storica produzione della cipolla alifana. Così i ragazzi di radio Siani, presidio Libera di Ercolano, espongono e vendono i loro pomodorini del piennolo del Vesuvio rossi e gialli, prodotti su un terreno confiscato alla camorra. La giovanissima Luciana De Martino, prossima alla laurea in architettura, ha scelto da poco di fondare l'azienda Antica Trochlea sul fondo dei nonni a Pollena Trocchia, dove produce pomodorini vesuviani, albicocche e molte varietà orticole. Emoziona non poco  - conclude la fiduciaria della Condotta Slow Food Vesuvio - la storia del giovane Carmine Bonacci che ha deciso di fare il pastore portando al pascolo quotidianamente le sue capre a Giano Vetusto, nell'alto casertano, e dal loro latte la famiglia produce formaggi e ricotta”.

“L’iniziativa, con i buoni risultati fin qui conseguiti, sta confermando le nostre attese - commenta il sindaco Giuseppe Balzano -. La scelta di utilizzare piazza Vargas quale sede del “Mercato della terra” si è rivelata vincente, poiché è location ideale per questi tipi d’iniziative, e permette ai visitatori, sempre più numerosi, di giungervi agevolmente con i mezzi di trasporto pubblico, data la vicinanza della stazione Circumvesuviana, e per la vastità dei parcheggi auto presenti in zona”.

“Dopo i successi delle due prime edizioni  - spiega Angelo Costabile, vicesindaco e assessore alle attività produttive -, quello di sabato dovrà essere l’appuntamento per consolidare la validità di un percorso fortemente voluto dall’amministrazione comunale, e un momento per festeggiare la Pasqua con la cittadinanza. Queste, è bene riaffermarlo, sono occasioni per i nostri concittadini che servono anche per vivere la città in maniera più attiva. Il nostro auspicio - conclude Angelo Costabile - resta quello di far sì che questo evento possa essere da apri pista ad altre iniziative che coinvolgano diversi luoghi e piazze della città”.

“L' ottimo riscontro che ha ottenuto il mercato della terra è la conferma che lo sviluppo del territorio e dell'economia si può e si deve ottenere lavorando sulla qualità e sui prodotti tipici -  argomenta Antonio Di Somma, assessore all’agricoltura - . Nei nostri territori ci sono varie eccellenze sopratutto dal punto di vista agroalimentare, e dovrà essere compito delle amministrazioni creare sinergie per far rete tra le imprese al fine di ottenere risultati sempre migliori”.


Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"