Area mercatale fuori dal piano triennale delle opere pubbliche e tutti i dirigenti sospesi fino a nuovo ordine, e intanto i carabinieri chiedono di acquisire tutti gli atti relativi alla realizzazione dell’area per la fiera settimanale. Terremoto politico all’indomani dell’infuocato consiglio comunale che ha sancito, per il momento, lo stop al progetto che riguarda lo spazio vicino al cimitero comunale e nelle prossime ore potrebbero anche esserci risvolti giudiziari.

Ma andiamo con ordine. L’altro giorno si è tenuto un consiglio comunale “infuocato”, concluso per metà: approvato il bilancio, per il quale l’amministrazione era già stata diffidata due volte dal Prefetto. Bocciato, o meglio rimandato, il Piano delle opere pubbliche triennali nel quale c’era la riconversione dell’ampia area da utilizzare anche per il mercato settimanale. 

Sospesi tutti i dirigenti. Cavilli burocratici ed amministrativi che di fatto sanciscono al momento uno stop ai lavori e che hanno provocato l’ira del sindaco Balzano che ha provveduto a notificare a tutti i dirigenti la sospensione dall’incarico, motivando la sua scelta con la volontà di riorganizzare settori ed uffici della macchina amministrativa. Parallelamente, stando ad alcune indiscrezioni, anche i carabinieri della locale stazione hanno deciso di vederci chiaro sulla vicenda chiedendo al segretario generale dell’ente di piazza Pace di ottenere tutti i documenti relativi al progetto.

Storia. L’area mercatale è una delle opere incompiute del territorio boschese. Un progetto che risale all’amministrazione Cavaliere, inizio anni 2000, e che vide in prima linea l’attuale vice sindaco Lello De Falco, che ricopriva lo stesso ruolo anche all’epoca. Lo scioglimento del consiglio comunale nel gennaio del 2005 ed il susseguente arrivo della commissione straordinaria non fermò il progetto tanto che nell’ottobre del 2006, l’allora Prefetto Saladino, in “pompa magna” annunciava che l’opera sarebbe stata realizzata in 180 giorni. Purtroppo, neanche la successiva amministrazione guidata da Gennaro Langella (2008-2013) è riuscita a portare a termine quella che agli occhi dei cittadini è diventata ormai una barzelletta. L’attuale amministrazione Balzano aveva promesso, all’atto del suo insediamento, avvenuto nel giugno del 2013, tempi rapidi. Poi la scoperta, avvenuta l’altro giorno in consiglio comunale, del mancato cambio di destinazione d’uso del terreno e la successiva decisione di stralciare l’opera dal piano triennale. 

La difesa della giunta. L’Amministrazione dal canto suo assicura, per bocca dell’assessore ai lavori pubblici Dino Marcone, che “L’opera si potrà realizzare, convertendo l’area, che adesso è agricola, con una procedura di variante semplificata”.


Nella foto il rendering del progetto del 2006

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