Emanuele Gallo (67 anni di Boscoreale), il ‘pescivendolo’ di via Settetermini condannato in abbreviato assieme al figlio Stefano (38) a due anni e otto mesi di reclusione per detenzione illegale di armi da guerra e furto di energia elettrica, sconterà la sua pena agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Torre Annunziata, Maria Rosaria Aufieri, accogliendo la richiesta avanzata dal legale della famiglia Gallo, l’avvocato Mauro Porcelli.

Padre e figlio, di professione commercianti di frutti di mare, nascondevano due fucili mitragliatori, un Beretta ‘MAB 38’ ed un Kalashnikov in un bidone interrato alle spalle del Piano Napoli di Boscoreale (vedi link correlato). Per questo, dopo l’arresto a giugno degli agenti del Commissariato di polizia di Torre Annunziata, furono entrambi condannati a due anni e otto mesi di galera.

Al figlio Stefano, nonostante una recidiva specifica, i domiciliari vennero subito concessi. Ora anche suo padre sconterà la pena in casa, all’interno del Piano Napoli, dove si intensificano i controlli dei militari dopo gli ultimi scontri tra il clan Limelli/Vangone con Orlando e Tasseri, per il controllo del mercato della droga e delle armi nel Quartiere periferico di Boscoreale.

in foto, le armi sequestrate dalla polizia nel terreno in uso alla famiglia Gallo

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La sentenza