La querelle sulle dimissioni di Emilia Vitale dalla carica di assessore a Boscoreale prosegue ancora oggi. “Scuola e cultura completamente trascurate e divergenze insanabili tra il mio assessorato e il resto della giunta”. Così la ricercatrice del CNR ha giustificato le sue dimissioni lo scorso 31 ottobre. Accuse a cui è seguita la piccata risposta di Balzano: “Il suo apporto ai lavori di giunta comunale – ha argomentato il sindaco – si è contraddistinto unicamente per le continue assenze, tutte documentate. Correttezza avrebbe voluto che, prima di formalizzarle, me le avesse annunciate di persona, visto che proprio nella stessa mattinata di lunedì, giorni in cui le ha rassegnate, ci eravamo incontrati nei pressi della sede comunale”.

Risposta, quella di Balzano, che ha generato, nell’ex assessore, la necessità di fornire alcune precisazioni. “È giunto il momento di fare chiarezza – argomenta la ricercatrice in una nota indirizzata al primo cittadino – Non voglio fare polemica ma ristabilire la verità dei fatti su questa triste vicenda”. Sul presunto assenteismo evocato da Balzano, Vitale sottolinea come “agli organi di stampa il sindaco ha detto che voleva essere informato personalmente delle mie dimissioni, dato che la mattina stessa mi aveva incontrato nei pressi della casa comunale. Questa affermazione smentisce di fatto la seconda sul mio presunto assenteismo”.

Inoltre, prosegue la ricercatrice del CNR: “È doveroso precisare che la maggior parte delle mie assenze sono state causate da mancate convocazioni o ad avvisi dell’ultimo minuto. Questa è una delle ragioni fondamentali del disagio che è stato all’origine delle mie dimissioni”. Ma ancora più piccata: “Nonostante l’entusiasmo e il senso di responsabilità, ho dovuto fare i conti con difficoltà operative causate da una totale assenza di coordinamento dei lavori della Giunta. Ogni riunione era contrassegnata da ‘colpi di scena’ che stravolgevano un ordine del giorno che era stato stilato solo nei minuti che precedevano l’apertura delle sedute. Ma soprattutto, la maggior parte delle volte, non si aveva la possibilità di leggere e valutare i provvedimenti e le delibere da discutere prima del tavolo governativo”.

Chiusura sulla questione delle cedole librarie e sulla mensa scolastica. “Durante il mio mandato, ogni volta che ho posto la questione di finanziamenti per le cedole librarie e la mensa scolastica, la richiesta non poteva essere evasa per mancanza di fondi”.

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