Boscoreale, decadenza Langella-Crifò: nulla di fatto
Oreste lascia l’aula facendo mancare il numero legale. Batti e ribatti tra l’opposizione e Mappa
28-06-2017 | di Antonio Tortora
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Decadenza Langella-Crifò in standby. Nel momento decisivo, ecco venir meno il numero legale. Si risolve con un nulla di fatto, dunque, il voto sulle situazioni contabili dei consiglieri comunali Gennaro Langella e Gaetano Crifò, accusati di non aver pagato i tributi dovuti. Il civico consesso avrebbe dovuto, quest’oggi, deliberare, da una parte, la rimozione delle accuse a carico di Gennaro Langella. Viceversa, avrebbe dovuto ritenere ancora sussistenti quelle di Gaetano Crifò, rimanendo vivo, per quest’ultimo, il rischio di decadere dalla carica di consigliere.
POSIZIONI DIFFERENTI. Se la posizione di Langella sembra comunque essere sicura, data la regolarizzazione avvenuta tramite regolare pagamento delle cinque cartelle elettorali contestate, diverso il discorso per Gaetano Crifò. I dieci giorni di tempo a disposizione del consigliere per dimostrare di aver pagato le somme contestate e, dunque, eliminare la causa di incompatibilità non sarebbero stati “sfruttati” dall’ex consigliere di maggioranza. E anche di proposito. “Occorre fare una distinzione – ha spiegato Crifò al consesso – tra meccanismo di decadenza e merito. Il primo non sussiste perché, agli atti, non risulta esserci la notificazione alla mia persona del titolo esecutivo (ndr la cartella esattoriale di Equitalia) entro l’anno previsto. Dal punto di vista del merito, ritengo palese la strumentalità politica della questione”. La questione ha suscitato momenti di tensione, con reciproche accuse, che hanno visto protagonisti, da una parte Crifò, Langella e Tafuro, e, dall’altra, il presidente del consiglio comunale, Antonio Mappa. Balzano, invece, non ha partecipato alla disputa, pur essendo, ovviamente, presente.
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IL VOTO. Già assenti i consiglieri Buono, Fiore e Faraone, nel corso della discussione, è venuto meno anche Oreste. Al momento del voto, poi, si sono allontanati dall’aula i consiglieri Langella, Crifò, Nastri, Vaiano e Tafuro, lasciando la maggioranza di Balzano con il “cerino” in mano, in virtù dei soli 8 sì su 17 voti disponibili. Quota non sufficiente a garantire la validità della deliberazione. La sensazione, avvalorata dalle dichiarazioni di voto dei consiglieri di maggioranza e dal nervosismo palese in alcuni di loro, è stata quella di una linea politica non condivisa da tutti i sostenitori di Balzano. E l’abbandono dell’aula da parte di Oreste, a conti fatti decisiva per la seduta odierna, potrebbe confermare i malumori che serpeggiano all’interno del PD e, in generale, nella coalizione pro Balzano.
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