Boscoreale, degrado dei pini in via De Falco: la denuncia sui social
L’avvocato Brancaccio su Facebook: “Amministrazione e IACP indifferenti. Inviati più volte solleciti senza esito”
12-09-2017 | di Antonio Tortora
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Solo un po’ di maltempo ed alcune problematiche “secolari” tornano a manifestarsi. A via Giovanni De Falco, a Boscoreale, ne sanno qualcosa. In passato teatro di allagamenti per la forte pioggia soprattutto nell’intersezione con via Armando Diaz, la zona delle palazzine vive anche un’ulteriore problematica: quella della presenza di due pini che, per la scarsa manutenzione, rischiano di provocare seri danni ai cittadini, specie dopo episodi di maltempo. La questione ritorna d’attualità grazie alla denuncia, postata su Facebook e corredata di foto, dell’avvocato Anna Brancaccio.
“Facebook mi piace – esordisce l’avvocato - perché é un valido strumento di comunicazione e di denuncia. A tal proposito, posto foto relative allo stato di degrado in cui versano i pini di via G. De Falco in Boscoreale e all'indifferenza dell'amministrazione comunale e dell'IACP (lstituto Autonomo Case Popolari)”. I due enti, secondo le parole dell’avvocato, sembrerebbero rimettere l’uno all’altro la competenza sulla manutenzione dovuta. “E’ mai possibile – si chiede Brancaccio - che questi si palleggino la dovuta manutenzione e la eliminazione di uno dei due pini a discapito della incolumità dei cittadini?”.
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Di segnalazioni ad entrambi gli enti sulla criticità e i pericoli derivanti dalla presenza dei pini ne sarebbero state effettuate tante, ma senza avere seguito o riscontro. “Ed invece? – inveisce l’avvocato - Sono trascorsi mesi (ma che dico anni!!!) dai solleciti inviati ai rispettivi enti senza alcun esito. Mi dispiace constatare ancora una volta la spiacevole e amara consuetudine che le amministrazioni si muovono soltanto quando ‘ci scappa il morto’”.
Nel concreto, secondo l’avvocato, i pini, allo stato attuale e non sottoposti ad adeguata manutenzione, provocherebbero dissesti dei marciapiedi, danni alle condutture idriche e ai sottoservizi. Non consentirebbero, poi, l’utilizzo dei balconi, i loro aghi occluderebbero la pluviale provocando allagamenti sul lastrico solare e conseguenti infiltrazioni negli appartamenti. Senza tener conto dei danni provocati alle fondamenta degli immobili. “Si tratta – aggiunge Brancaccio – di pini malati da anni del cui pessimo stato anche un inesperto se ne renderebbe conto”.
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